sta dominante, il parassitismo, lo sperpero della ricchezza e la sperequazione dei consumi hanno trovato la loro bazza migliore, appunto perchè si sono distrutti i vincoli di Stato, i doverosi oneri fiscali e le istituzioni economiche che potevano porre un freno alle prevaricazioni e speculazioni lamentate. Molto prima del sindacalismo fascista noi sindacalisti cristiani abbiamo denunciate, in contrasto colle teoriche e colle illusioni sovversive, le utopie del collettivismo, valorizzata la cultura, la tecnica, la intelligenza, riconosciuta la insopprimibilità delle classi e delle disuguaglianze economiche e sociali. Importanza della coope- • razione Ma alle ingiustizie pur derivanti da queste ferree constatazioni a danno di una grande moltitudine di proletari ridotta « in uno stato poco men che servile » noi abbiamo opposto la necessità di una organizzazione sindacale, mutualista, cooperativa, e di una attività educativa, morale, politica, che gradualmente vinca I~ egoismo dei padroni e degli operai, che dimostri la necessità degli uni e degli altri, pena la fine o la miseria di entrambi, che ·temperi le dispa632 Biblioteca Gino Bianco rità sociali, che vinca l'inevi- .. tabile contrasto degli interessi di classe con patti ed impegni inspira ti a giustizia ed equità, che supplisca alle lacune inevitabili della giustizia rigorosa con opere di carità, · di coltura, di previdenza, di cooperazione, che stimoli la diffusione della proprietà e ne renda partecipe un sempre maggior numero di lavoratori sia nell'industria che nella agricoltura, che spezzi l'agnosticismo dello Stato liberale, ed eviti i pericoli di quello socialista, facendolo intervenire come tutore dei deboli, limitatore degli sfruttamenti, medico preventivo delle miserie sociali, arbitro autorevole e giudice dei conflitti fra le categorie contrastanti, attraverso adatti organismi giuridici, onde realizzare i vincoli di armonia e di collaborazione cui sinceramente aspiriamo. Ma il sindacalismo fascista ci dice che « la legge dinamica della storia civile consiste non tanto nella lotta irriducibile fra le classi, tendente a negare o confondere le funzioni sociali, quanto nella lotta delle capacità, vale a dire 1 nella lotta dei gruppi di ca tegoria che acquistano la capacità di compiere le funzioni dirigenti contro i gruppi di quelle che perdono le capacità corrispondenti alla funzione».
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