Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 6 - nov.-dic. 1953

statuto della Confederazione delle Corporazioni sindacali fasciste che riporto: « La Confederazione, constatando, che l'ordinamento della Società sulla base dei Sindacati va sviluppandosi in rappresentanza degli interessi -di tutte le categorie e di tutte le classi, e tende a stabilire fra di esse una rete di rapporti economici e giuridici atti a determinare e a definire la loro rispettiva funzione sociale, afferma che il Sindacalismo è il fatto Istituzionale di tutte le categorie produttive e come tale s'identifica con le necessità e col processo della produzione e si incorpora nella Nazione, sin tesi suprema di tutti i valori materiali e spirituali della Stirpe. « La Confederazione afferma che l'interesse e il dovere comune a tutte le categorie e le classi, consiste nel lavoro e nella produzione intensa e progressiva, proporzionata ai crescenti bisogni nazionali e nena lotta contro il parassitismo, lo sperpero della ricchezza e la sperequazione dei consumi; perciò il Sindacalismo esprime le esigenze di una Società in cui i problemi della produzione e della cultura tengono il primo posto, sottoponendo tutte le forze produttive organizzate alle direttive della scienza e della tecnica. « La Confederazione ammetBiblioteca Gino Bianco · te tutte re forme o sistemi di produzione e di lavoro, pur- ► chè rappresentino il risultato di capacità tecniche, amministrative e di previdenza indispensabili al non esito delle aziende, e siano poste sul terreno della concorrenza, senza intromissione e ingerenze illecite da parte degli organismi sta tali. « La Confederazione afferma che le classi sono necessarie in quanto ognuna di esse corrisponda ad una funzione inerente alla divisione gerarchica dei compiti, divisione indispensabile all'ordinamento razionale del lavoro e della produzione. « E perciò la legge dinamica della storia civile consiste non tanto nella lotta irriducibile fra le classi, tendente a negare o a confondere le funzioni sociali, quanto nella lotta delle capacità, vale a dire nella lotta dei gruppi di categoria che acquistano la ca - pacità di compiere le funzioni dirigenti contro i gruppi di quelle che perdono le capacità corrispondenti alla funzione. « La Confederazione aff erma quindi che il diritto storico di ogni rivoluzione non nasce dalla miseria, dal malcontento e dallo spirito fazioso, ma dal merito dei gruppi che si formano e si rinnovano nella società; perciò la rivoI uzione non può essere pro-

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