zatori, provenienti dalle file più estreme del socialismo e particolarmente affezionati all'on. Mussolini. Interventisti durante la guerra che, fatta contro gli imperi centrali e la Russia, dissero doveva servire alle realizzazioni più ardi te per il proletariato, dopo la vittoria, rimasero estremisti nel '18 e nel '19, e, pur distaccati dal socialismo ufficiale e dalla Confederazione generale del lavoro, favorirono le più gravi agitazioni, reclamarono le 44 ore di lavoro, quando si raggiunsero le 48 ore di lavoro, sostennero un programma politico anticlericale ed espropriatore, pensarono alla Costituente ed alla Repubblica italiana. Poi il fascismo, nel campo politico, gradualmente assunse il compito di opporsi alle deviazioni ed agli errori del socialismo ormai affidato alle redini dei più estremisti, insorse contro la violenza rossa, si armò, ebbe con sè le classi ricche, industriali ed agrarie, la debole resistenza dei Governi liberali, il favore delle proteste contro gli insensati scioperi nei pubblici servizi, l'occupazione delle fabbriche (a Dalmine, in verità, non restarono estranei ad essa gli on. Rossoni e Mussolini). le amministrazioni partigiane, i delitti di Torino, Bologna, Ferrara, .e giunse all'insurre628 Biblioteca Gino Bianco zione armata ed alla marcia ► su Roma fermata alle porte dall'invito del Sovrano all'on. Mussolini di assumere le redini del Governo: La lotta contro le organis- • • • • zazioni esistenti L'offensiva fascista non risparmiò le organizzazioni sindacali ed economiche, socia - liste e bianche, e noi aff ermi amo che ciò fu il compenso che il fascismo dovette dare ai suoi maggiori sosteni tori ansiosi di annientare tutte le conquiste che i lavoratori ottennero attraverso l'azione dei loro organi di difesa. Ma dovette accorgersi ben presto che non si potevano distruggere le organizzazioni sindacali e cooperative, frutlo di tanti anni di sacrifici e di sforzi dei lavoratori - anche se non scevri di errori senza dare ai lavoratori stessi almeno la parvenza di una tutela diversa pur sotto le bandiere tricolori del nuovo partito dominante. Noi riteniamo che l'adesione delle masse non fu spontanea, neppure nelle regioni che oggi ancora appaiono dominate dal fascismo. Le prove sono ir111umerevoli. Dobbiamo però aggiungere che talvolta le violenze e le costrizioni fasciste verso le organizzazioni rosse apparvero giustificate agli oc-
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