loro vecchiaia. Ogni provvedimento che tocchi il « sacro diritto quiritario » li impaurisce. Rapporti tra proprietà e conduzione Di solito non si intendono di cose agrarie; il che non vieta loro di occuparsene, esonerandosi dal ricorrere alle prestazioni dei tecnici (chi non sa fare l'agricoltore?), lasciando il podere in balia del mezzadro che manca, 90 volte su 100, delle attitudini e delle necessarie cognizioni per dirigere l'impresa. I veri agricoltori non hanno timori, perchè lavorano essi stessi e hanno la consapevolezza dell'importanza che ha il loro lavoro nella economia della Nazione. Essi sono quasi sempre degli appassionati alla campagna, al loro lavoro, e ai problemi della produzione agraria. Molti hanno la sensazione che questo problema dei rapporti fra proprietà e conduzione sia oramai giunto al suo epilogo e occorra una soluzione. Gli studiosi che si cimentano coi gravi problemi del latifondo allo scopo di tirarne fuori aziende più in armonia colle esigenze della produzione o che si affaticano intorno al groviglio del rimembramento parcellare per ricostituire le aziende spezzate dal diritto successorio, si Biblioteca Gino Bianco trovano sempre di lfronte al muro di Cina della proprietà. Chi può immaginare quanto costi il denaro; di minor produzione, di delitti la poetica siepe così cara agli arcadi e ai georgofili toscani? Il dott. Marenghi, agronomo, calcolava, nel 1906, in 17 milioni di . moneta di allora i danni prodotti dal solo frazionan1ento del suolo, nella sola provincia di Piacenza. A quali cifre si giungerebbe estendendo l'inchiesta a tutta la nazione? La legge sulla bonifica integrale costituisce senza dubbio il maggiore tentativo fatto in Italia per comporre, nel quadro della collaborazione, questo tragico contrasto; e non si comprendono perciò le resistenze e le paure di molti proprietari, i quali dovrebbero preferire una ponderata soluzione legislativa ad una tumultuaria soluzione rivoluzio- -naria di cui non mancano gli esempi in Europa. L'impresa agraria è oggi soggetta alle più strane peripezie: il contadino che arriva al possesso della terra, dopo infinite privazioni e inauditi sacrifici, ha dovuto innanzi tutto subordinarne l'estensione ai mezzi finanziari di cui disponeva. Ha impiegato una vita intera per soddisfare quella sua ardente aspi:razione verso la terra; ma vi arriva spossato e finanziariamente esausto. Il piccolo podere 591
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