Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 6 - nov.-dic. 1953

esplicito. Che si sappia, egli non ha la fobia del collettivo. I suoi studi gli permettono anzi di scorgere che anche in agricoltura - specialmente in agricoltura - le forme collettive, la «cooperazione» in ispecie, vanno assumendo una importanza sempre maggiore. Diffusione della comparteclf)azlone In un confronto che egli stesso istituisce fra la compartecipazione famigliare e la compartecipazione collettiva, constata la superiorità 'di questa ultima. Senza disconoscere le particolari esigenze di ogni ambiente, ci sembra che questi esperimenti, per potersi diffondere anche altrove, non richiedono tutte quelle precauzioni e tutte quelle cautele di cui il prof. Pagani li circonda come se ·fossero fiori di serra. Si diffusero in varie provincie della Valle Padana nel 1901 e seguenti, quando eravamo in peripdo di agricoltura florida; si diffondono in provincia di Mantova ora che ci troviamo in periodo di crisi. Chi dà loro la spinta e il primo movente non è l'itnponibile, ma la situazione disgraziata di una categoria di lavoratori la cui disoccupazione appare cosi poco diversa tanto in periodo di euforia quanto in periodo di crisi. Il principio insito in queste 588 B1bl1otecaGino Bianco forme miste di produzione agraria potrà avere diverse e varie applicazioni per adattarsi all'ambiente agrario e umano in cui tende ad attuarsi; ma, in quanto mira a utilizzare nelle imprese agrarie i vantaggi che sono proprli della grande azienda - unità dell'impresa, unità di direzione tecnica, capitali sufficienti, impiego di mezzi meccanici, ecc. - e, contemporaneamente, i vantaggi che sono particolari alle piccole imprese familiari - come la qualità e il costo del lavoro manuale questo princ1p10 (pur senza volerlo limitare ai soli fattori economici) ha però in questi fattori le sue basi fondamentali e le ragioni del proprio sviluppo. E' la com·· binazione dell'individuale col collettivo, nella quale l'economico si confonde collo spirituale, che esige da parte dei conduttori, perchè possa effettuarsi, una larga comprensione dei loro interessi presenti e futuri e la consapevolezza dei doveri che spettano, in questo periodo storico e in queste tormentate zone agrarie, alla proprietà terriera, nel loro stesso interesse economico; e da parte dei lavoratori una certa levatura intellettuale per la quale essi sappiano vedere nell'interesse delle collettività il loro particolare interesse e siano persuasi che in queste imprese, economiche e mo-

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