Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 6 - nov.-dic. 1953

senza interventi decisivi - che problemi delle dimensioni di quelli della Pignone siano abbandonati alla così detta « iniziativa privata»? Ella lo vede, Sig. Presidente: si tratta di problemi che toccano le radici stesse della vita politica e della direzione politica della nazione. Grazie, Sig. Presidente, per quanto Ella farà: la causa per la quale ci si muove è di grande rilievo: è politica, economica, umana ed è anche squisitamente cristiana. Mi creda LA PIRA . o I I D.mo Comm. Marinotti, permetta che alla Sua lettera - della quale La ringrazio - io faccia una replica. Passo dal piano « celeste » di S. Matteo ed entro in quello «terrestre» di Machiavelli. · E le domando: crede Lei che sia lecito ad un privato (singolo od ente) di assestare ad una società e ad uno Stato un « colpo politico» distruttivo del peso e delle dimensioni di quello assestato dalla Snia chiudendo la Pignone? I comunisti non possono che essere gratissimi alla Snia: migliori propagandisti essi Biblioteca Gino Bianco non potrebbero avere: propaganda fatta non con discorsi, ma con fatti; e con quali fatti! Ma per chi vuole che votino, oramai, i lavoratori? Per uno Stato imbelle come il nostro, che permette «chiusure» di questa natura e di questa dimensione e di questo valore? Ecco ciò che io Le domando: Ella è uomo che sa misurare le responsabilità politiche connesse con quelle economiche e al quale perciò queste cose possono e devono essere dette con estrema franchezza. La « chiusura » della Pignone prima di essere una « operazione » economica è un atto cui si legano gravi ripercussioni e responsabilità politiche: è un vero « colpo » assestato all'attuale struttura politica della comunità italiana: perchè è un atto che dimostra coi fatti l'intima debolezza di un sistema politico ed eco~ nomico nel quale la sorte «degli umili» - lavoratori etc. - diventa ogni giorno più carente ed indifesa. D.mo Comm. Marinotti, permetta che Le dica: atti come quelli compiuti dalla Snia, « chiudendo » la Pignone - valutati nel loro apporto totale alla causa della politica sovietica in Italia e nel mondo - meritano il premio e l'onore della « Stella Rossa»: · 663

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