Il sindacalismo autonomo e difficile IL primo congresio nazionale della UIL ha avuto luogo a Roma, dal 6 all'8 dicembre 1953. I grandi giornali di informazione non ne hanno parlato. E una volta di più hanno avuto torto. C'era da imparare qualche cosa di importante. E' stato un congresso insolito. Un congresso deprimente con scarsissi-me concessioni alla retorica, salvo il discorso inaugurale di Sommovigo, o a richiami pubblicitari. Stranamente, vi si è fatto pochissima musica da gran cassa, mentre le commissioni hanno lavorato con serietd. A un certo punto è sembrato trattarsi di un con,.. vegno alla buona, un convegno « per contarci fra noi», ma di cifre degli iscritti non si è fatto parola. Si è detto i.nvece che la UIL è ormai presente in 80 provincie; è cniaro che siamo di fronte a una or-· ganizzazione a 'respiro nazionale. Biblioteca Gino Bianco Ufficialmente, è stato un congresso unitario, ossia non v'è stato alcun riconoscimento di correnti o di tendenze particolari. Le correnti non sono state neppure no1ninate. Cacciate per la porta, sono tuttavia rientrate dalla finestra. Repubblicani, socialdemocratici, indipendenti. Tre diversi stili, tre intonazioni, riconoscibili in sede di co1nmissione e negli interventi alla tribuna, durante le sedute plenarie. E,, comunque da sottolineare, come meritorio, lo sforzo per superare questo punto morto del sindacalisnio italiano. Vale la pena di insistere. Il successo andrà ai più tenaci. Altrettanto si dica per il vecchio leitmotiv dell'autonomia, ideologica e organizzativa. In uma situazione dominata. da dogmatismi chiusi e antagonistici, il motivo dell'autonomia conserva indubbiamente un valore straordinario. Autonomia dai partiti po litici 659
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