Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 5 - set.-ott. 1953

i piccoli proprietari e affittuari diretti coltivatori non dipendono da un datore di lavoro, essendo essi stessi i1n- • prenditori. Le altre categorie invece hanno un rapporto di dipendenza da un imprenditore. 2) Nei rapporti del compenso: i piccoli proprietari e affittuari diretti coltivatori sono compensati dai risultati economici de°Ll'azienda; i mezzadri con una parte di detto risultato economico; i salariati e braccianti con un salario. 3) Nei rapporti dell'unità di lavoro: per i piccoli prop-rietari e affittuari e mezzadri l'unità lavorativa è la famiglia; per i salariati e braccianti invece è l'individuo. Aggiungeremo che la distribuzione per zone delle diverse forme da noi considerate è avvenuta non certo a · caso, ma per il concorso di determinata circostanza e condizioni d'ambiente nelle quali si svolge l'impresà agricola. Infatti, è molto diffusa la piccola proprietà, il piccolo affitto e la. mezzadria nelle zone in cui il fattore Lavora è prevalente in confronto del capitale impiegato; mentre invece in quelle zone ove è possibile l'organizzazione di un'impresa a grande respiro, nella quale sia prevalente lo impiego del capitale, troviamo la maggiore e prevalente I Biblioteca Gino Bianco applicazione della forma del salariato. · A conferma di ciò ricorderemo che in Lombardia pre- . domina la piccola proprietà sopratutto nelle zone montane. In collina e neUe zone pedemontane è invece predominante il piccolo affitto. o la mezzadria. Infine, nelle zone irrigue a coltura intensiva, dove l'impresa agraria assu1ne l'estensione, le forme e le caratti.ristiohe deU'unpresa industrializzata e capitalistica, troviamo il salariato. Il lotiofndo Un esame a parte occorre fare per ii latifondo, avendo questo caratteristiche tutte sue proprie. Nel 1921 si contavano ancora in J.talia almeno 400 niila ettari di te,-reni tenuti a latifondo, intendendo per tale una proprietà di oltre 200 etta,·i; la cifra di 400 1nila non è certo diminuita di molto . negli anni seguenti. It piroblema del latifondo è sul tappeto della politica italiana da molti anni. Vi sono stati progetti e proposte di risoluzione, ma in complesso non si è fatto gran chè. Oggi il problema ritorna in discussione. Non credo si possa adottare. un'unica soluzion~. Direi che il latifondo va diviso do537

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