Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 5 - set.-ott. 1953

sopratutto in alcuni settori. L'industria meccanica ad esempio, nonostante la sua crisi di riconversione, assestamento, ridimensionamento, con le sue tradizioni luminose, la capacità dei suoi dirigenti e delle sue maestranze, sta dando prove considerevoli di vitalità, di efficienza, an- ·che attraverso il continuo aumento delle esportazioni anche sui mercati più difficili. Pressochè illimitate sono le possibilità di assorbimento dei prodotti meccan1c1 sia .sul mercato interno, sia su quello internazionale. Tutti i Paesi che hanno una industria meccanica sviluppata hanno notevolmente incrementato negli ultimi anni le relative esportazioni. Le esportazioni meccani che italiane, ad esempio, sono passate da 128 miliardi di lire nel 1950, a 186 miliardi di lire nel 1951, a 198 miliardi di lire nel 1952: nessun altro settore delle esportazioni ha segnato simili balzi in avanti. ,Circa il 23 per cento delle esportazioni totali è costituito da prodotti dell'industria meccanica, una percentuale superiore a quella della Francia, della Svezic!, del Belgio e pressochè uguale a quella dela Germania Occidentale e degli Stati "!Jniti, della Svizzera, del Giappone, anche se notevolmente inferiore a quella del'Inghil terra. B 528 .a Gino Bianco Nel 1952 l'indice della produzione meccanica ha segnato rispetto al 1951 un aumento del 9,5 per cento, mentre l'aun1ento medio delle restanti atti vi tà industriali è stato solo del 2,9 per cento. Lo sviluppo è particolarmente notevole in alcuni settori, rispetto al 1938: motoveicoli, indice 1360; calcolatrici, 1346; registratori di cassa, 522; trattori, 457; macchine da scrivere, 272; cuscinetti a sfera, 262; macchine da cucire, 228. Per l'Italia è di particolare importanza il fatto che l'industria meccanica, sopratutto in alcuni rami (macchine utensili, produzioni di precisione, ecc.) ha carattere quasi artigiano ed assorbe· un'alta percentuale di lavoro in confronto alla materia prima impiegata. •Ciò non solo favorisce una maggiore oécupazione, ma può consentirci di vincere la concorrenza, nei riguardi di Paesi, come gli Stati Uni - ti, nei quali la mano d'opera ha un costo ben maggiore. Nuove prospettive hanno aperto al settore meccanico la creazione del mercato unico europeo del carbone e dell' acciaio e la recente entrata in funzione in Italia dei nuovissimi impianti per la produzione di acciaio a ciclo integrale.. · L'alto costo dei prodotti siderurgici - talvolta quasi il doppio dei costi degli altri

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