Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 5 - set.-ott. 1953

quasi contemporaneamente una prof onda, fortissima esigenza di << avere le mani libere>> e di tradurre direttamente la volontà della base in formule organizzative e in piani di azione, senza passare attraverso la mediazione gerarchica e i controlli burocratici e senza attendere la sanzione della Internazionale. Si verifica allora un fenomeno interessante: sotto la pressione dell'acuto bisogno di autonomia e di autosufficienza, la lealtà del dirigente sindacale locale e la sua dedizione subiscono un dirottamento, dal vertice si spostano verso la• base, vengono canalizzate verso gli iscritti. Rotti i ponti con il centro, il dirigente locale può sempre aspettarsi da parte del centro una controffensiva. La sola possibilità · che gli si apre subito, prima ancora ch'egli possa prendere in considerazione l'opportunità ai aderire a una diversa centrale, con ·caratteristiche e orientamento diversi, più favorevoli alla rea• lizzazione dei suoi piani, è di puntare sull'appoggio dei semplici iscritti, sulla loro consapevolezza della importanza delle questioni in gioco. Svegliare tale consapevolezza nelle masse di base è il compito che si pone al dirigente sindacale locale ed è nello svolgimento di questo compito che egli può dare la misura di se stesso. In altre parole, l'abbandono di una centrale da parte di un sindacato locale è una operazione che, per riuscire, implica un certo grado di consapevolezza negli iscritti e. un certo livello di << democrazia interna », ossia fra dirigente e diretti deve esistere quel tanto di mutua firlucia, che impedisca l'eventuale siluramento del dirigente locale ribelle in n1ezzo alla beata indifferenza degli iscritti. FRANCO FERRAROTTI Dal volume <~ Il dilemma dei sindacati americani>>, di prossima pubblicazione presso le Edizioni Comunità di Milano. Mr. Bird, vice presidente della National Association of Manifactures (N.A.M.), ha affermato: « Dobbiamo se-mpre più arrenderci all'evidenza che la lotta per la prosperità materiale e per un più alto livello di vita può essere vinta solo se si vincono le battaglie ideologiche per la conquista del cuore e dell'animo degli uomini ». Ed intendeva con questo dire, come ha detto chiaramente il presidente dei Cotonifici Brasiliani, Sefior Diederichsen: « Oggi non basta essere aggiornati industrialmente, occorre esserlo ideologicamente ». · 525 Biblioteca Gino Bianco

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