zione e con simpatia. Nel 1936 lo troviamo vice-presidente della American Federation of Teachers. Ha al suo attivo una discreta esperienza come organizzatore sindacale, i corsi serali a Englewood High, parecchi trimestri all'Università di Chicago e una quantità di mestieri. Alla costituzione del CIO, Frank Rosenblum, della Amalgamated Clothing Workers Union, viene nominato direttore regionale e offre a Gibbons il posto di vice-direttore. Con flessibilità caratteristica, Gibbons ac .. cetta. Si butta nel nuovo incarico con passione, lavora con successo nel Textile Workers Organ.izing committee, che copriva tutto il Middle West. Ma nel 1941 lo vediamo dimettersi per spostarsi a Saint Louis e diventarvi direttore per la Relail, Wholesale and Department Store En1ployes Union. Pare che a Saint Louis Gibbons abbia trovato il suo <<clima·» e una certa congenialità di temperamento. Benchè sotto l'ombra del sospetto, come tutti gli emissari della Internazionale, inviati dal centro e privi di lega1ni <<naturali » con gli iscritti di base, Gibbons fu presto popolar·e. Buon parlatore, organizzatore immaginoso, elastico, attivissimo, all'occorrenza duro fino alla crudeltà, trovò Bib 524 Gino Bianco negli uomini di Saint Louis una eccelente materia prima. Insofferenzpe r la burocrazi . statale E' forse a questo punto che Gibbons cessa di essere una creatura del centro, un burocrate della Internazionale e diventa un vero e proprio grass-roots leader, un <<dirigente di base ». l\la é anche da questo momento che in lui cresce l'insoff crenza per i controlli della burocrazia centrale e da parte di coloro che <<fanno carriera ~, all'ombra dei .<<pezzi grossi » degli uffici centrali, senza avere alcuna esperienza diretta o alcun contatto immediato con la realtà e le lotte quotidiane della vita sindacale di base. Una eco di questa insofferenza la rileviamo nella denuncia della linea di condotta della Internazionale, in cui <<il principale criterio per concedere autonomia nell'azione e per offrire aiuti consiste nella lealtà personale al presidente>>, contenuta nella Dichiarazione pubblicata l'indomani della sfortunata riunione del giugno 1948 allo Sherman Hotel. Insieme con questa insofferenza, nel dirigente locale dotato di in1maginazione creativa sorge e si sviluppa
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