ressato all'andamento del ciclo economico e al Welf are State, l'operaio americano non ha rinunciato, e nessuno può predire se mai rinuncerà, al << sogno americano )>. L'operaio americano è fondamentalmente un aspirante capitalista. Le leggende create intorno alle figure di un J-Ienry Ford o di un John H.ockefeller parlano alla sua im1naginazione in ter1nini persuasivi. Anche per lui il << sogno americano » può, og- · gi ancora, diventare realtà. E se pure non lo diventasse, bastano le leggende: l'an1ericano 1nedio ha una straordinaria capacità di identificarsi e di gioire _del successo degli altri. Cfò tende a fare di lui uno spettatore piuttosto che un attore, a fargli apprezzare una << soddisfazione subalterna » (1) alla stessa stregua della genuina soddisfazione del vincitore, di colui che << è arrivato ». Questa caratteristica dell'americano medio non significa che quel fenomeno sociale, che il grande econon1ista e sociologo Thorstein Veblen chiamava << invidious con1parison » ossia << confronto antagonistico » o, più semplice1nente, <~ invidia_ personale», non esista negli Sta1) La frase, << vic9,rious satisfactton », è di Gunnar Myrdal, in An American Dilemma, New York, 1944. Biblioteca Gino Bianco ti Uniti. Es~a concorre piuttosto a spiegare l'attitudine, tipicamente americana, di 1ncttersi dalla parte del vincitore, di non aversene troppo a male per la sua vittoria, anzi di godere e << fare il tifo » per lui. Concorre inoltre alla spiegazione della profonda personalizzazione, radicata nella mentalità americana, di correnti ideali, di rivolgimenti sociali e di avvenilnenti di portata storica. Per esempio, il progressivismo americano, ad un certo punto, è Franklin Delano Roosevelt e nient'altro: una specie di << culto degJi eroi >> su scala democ·ratica. Apatidaellabase Deprezzamento del dibattito delle idee come tale, . prag1natismo oltranzista, assenza di una forte, omogenea coscienza operaia, credenza nel « sogno americano >> e, nel peggiore dei casi, identificazione con il successo degli altri: sono tutti fattori che predispongono le n1asse operaie americane all'acquiescenza e all'apatia. Queste n1asse non sono riuscite a coagulare, a diventare un tutto omogeneo_, capace di definire i . propri interessi in 111aniera precisa e di formulare una strategia ~ una tattica comune per promuover515
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==