sponsabilità. E' consapevole della fondamentale interdipendenza dei fenomeni economici. Sa che è futile voler p~ot~ggere a tut~i i costi i po- S!I d1 lavoro esistenti, se poi s1 segue una politica salariale che induca a restrin <rere il v<}lume della produzione oppure a scòraggiare in vestimenti di capitale fresco. Particolarmente con riguardo ai programmi per lo aumento della produttività, il sindacalista-manager è stato salutato in alcuni settori dell'opinione pubblica progressiva come il segno della f inalmente acquisita maturità politica da parte dei sindacati. L'opposizione di principio, che è stata principalmente promossa da esponenti del .big business, visibilmente preoccupati per l'avvenire del free enterprise system e dei diritti di proprietà privata, e che specialre.ente durante gli scioperi del dopoguerra ha raggiunto momenti di alta drammaticità (per esempio, la richiesta di un << look at the books » rivolta da Walter Reuther alla direzione della Generai Motors ), qui non ci interessa. Ma anche accettando con simpatia l'avvento del sindacalista-manager come segno di maturità del movimento sindacale, alcuni non trascurabili problemi affiorano e sono da considerare. Bi_blioteca Gino Bianco I rapporticonla •base • A parte la possibilità di collusione fra labor leaders e managers presenti in ogni schema di corresponsabilità che difetti di chiare definizioni statutarie, un serio· problema esiste per quanto concerne i rapporti fra questi dirigenti sindacali di tipo nuovo e la base ossia i se1nplici iscritti. In una organizzazione democratica la base è la legittima fonte dell'autorità e costituisce inoltre il [Qcus del potere reale, qualora la organizzazione si trovi coinvolta in un puro rapporto di forza. Sono nozioni e)P.mentari per ogni sindacalista: il suo potere è il potere della organizzazione che gli sta dietro, della base che in lui si riconosce e ha fiducia. -Questo rapporto di fiducia è legato alla possibilità di comunicazioni regolari, istituzionalizzate fra i membri e i dirigenti sindacali. Per la natura stessa dei con1pili che lo fronteggiano e delle man_- sioni che deve svolgere, il sindacalista-manager va sen1pre più allontanandosi, indipendentemente dalle proprie intenzioni, dalla base oper~ia che lo ha eletto a rappresentarla. Sul piano aziendale, a parte le attivHà di natura più propriamente poJitìca e sociale, egli affronta, discute e 503'
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