Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 5 - set.-ott. 1953

corrispondenti a tali funzioni di comando. La Confederazione afferma in conseguenza che il diritto storico d'ogni rivoluzione non nasce dalla miseria, dal malcontento o dallo spirito di parte, ma dai meriti propri dei gruppi che si forma}?.o e si rinnovellano in seno alla società. La rivoluzione quindi non può essere né affrettata ne aiutata; essa non è altro se non la supremazia che acquistano le capacità più elevate. Il prin- :cipio della lotta dri capacità implica il criterio di una lotta frazionata che può valersi eventualmente anche del diritto di sciopero; ma solo quando lo sciopero o le altre forme comuni di azione specializzata possano rimanere strettamente localizzate così da colpire soltanto quei gruppi che bisogna eliminare nell'interesse del lavoro e della produzione nazionale ». , Contro il sindacalismo libero n movimento fascista era nato come una reazione difensi,va della società -contro gli eccessi del sindacalismo libero. In una prima fase la reazione fascista non fece altro che distruggere. Con tutta la sua energia, con tutti i mezzi, nes- . suno eccettuato, essa si dette ad annientare quelli che considerava come i focolai dell'infezione che aveva invaso la nazione. Battaglioni armati occuparono i municipi, gli istituti di previdenza, le associazioni, ostacolarono gli scioperi, sac4 iblioteca Gino Bianco cheggiarono i circoli politici, i sindacati, le società mutue, le cooperative .. Le corporazioni Con l'avvento del Governo fascista la fisonomia degli avvenimenti prese un altro carattere. La volontà del partito fascista di formare tutt'uno con la nazione lo spinse a tentare d'impadronirsi, sia nel campo sindacale, sia nel campo dei rapporti del lavoro, di un nuovo e più esteso monopolio<f Per raggiungere questo scopo, le corporazioni fasciste mirarono da un lato ·alla soppressione dei · sindacati operai liberi, dall'altro all'assorbimento dei sindacati padronali. Ma se il sindacalismo operaio aveva sentito passare su lui l'offensiva distruttice, il sindacalismo padronale restava provvisoriamente in piedi. Le corporazioni pervennero tuttavia ad assorbire la Confederazione generale della agricoltura e a farsi riconoscere dalla Confederazione generale dell'industria quali unici rappresentanti dei lavoratori. Al tempo stesso che il movimento fascista tendeva ad assorbire i sindacati esistenti, si sforzava incorporare nella sua organizzazione tutte le classi sociali, specie le categorie di cittadini, impiegati, professionisti, ecc. restati fino allora estranei alla protezione sindacale. · I sindacati fascisti si fecero propulsori altr.esl della creazione di Consigli tecnici, quali 1 cosidetti gruppi di competenza incaricati da un canto di ' 497

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