Lo Stato còme può emettere moneta per pagare le spese che esso deve fare, cosi può emettere moneta per darla a credito, sia pure. con le dovute garanzie. Mentre nel primo caso la ~missione è a fondo p~rduto e si ha un aumento definitivo del circolante, nel secondo caso l'aumento è tempora· neo per la durata del credito ed anche se la politica creditoria fosse permanente, comunque l'aumento del circolante è assai facilmente recuperabile. A mio modo di vedere la politica creditizia dello Stato non ha nulla a che vedere, come purtroppo avviene, con il passivo del bilancio statale, non solo ma lo Stato dando denaro a prestito lo può dare . con interessi o senza, e nel primo caso si ha una vera e propria entrata che diminuisce l'ammontare totale del circolante (alla stessa stregua in senso opposto degli interessi passivi del debito pubblico che lo fanno aumentare), .. mentre nel secondo caso, che si dovrebbe poter verificare per crediti a finalità sociali, lo Stato nulla guadagna e nulla perde. .... L'emissione di moneta a credito, anche se non aumenta il circolante definitivamente, _amplia però il volume di moneta in circolazione; tutBib ~6..~- Gino Bianco tavia se la moneta a credito è data a scopi produttivistici e sociali, la sua influenza sul valore unitario della moneta può non solo non essere nega- ~ tiva, ma anzi positiva, aumentando il volume della produzione, senza aumentare il volume definitivo del circolante. Comunque, lo Stato dovrebbe poter emettere direttamente moneta a credito, al di fuori del proprio bilancio delle spese, con forme dirette a costi ridottissimi senza bardature bancarie che gravano inutilmente il costo del denaro. Credito e lnlzlutlYa privata Vi è inoltre un altro aspetto di una sana politica creditizia . Il denaro abbondante ed a buon prezzo non solo facilita le imprese produttive e ne diminuisce il costo, ma fa diminuire il tasso del profitto industriale favorendo il moltiplicarsi delle iniziative e la libera concorrenza . Un forte incremento credi- . tizio sopratutto da parte dello Stato oltre ai vantaggi suesposti, ha il pregio di dare modo al Gpverno di manovrare la circolazione monetaria, avendo la possibilità di diminuirla, restringendo il credito, con estrema facilità. Pe1 combattere eventualmente un
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