Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 5 - set.-ott. 1953

di I.M.I.-E.R.P. per l'açquisto di macchinari, la produzione nazionale avrebbe ·dovuto aumentare e, nel contempo, raggiungere condizioni di esercizio economico. La sopravvenuta inversione della congiuntura ha messo in difficoltà l'industria 1nineraria dello zolfo, proprio mentre era in corso di realizzazione il piano di investimenti. Pertanto, non tutte le possibilità offerte dai finanzia1nenti ricordati sono state sfruttate; solo poche miniere, infatti, sia pure tra le più importanti, hanno potuto sino ad oggi stipulare i contratti di n1utuo. Trattasi precisamente di otto miniere, di cui sei in Sicilia, alle quali sono stati accorda ti complessi van1ente finaziamen ti per lire 3.654 milioni. Sono, peraltro, in corso concessioni di ftnanziamenii per ulteriori 1.500 milioni circa. D'altra parte l'Ente Zolfi Italiani, in relazione al contributo 'di 950 milioni di lire, stanziati dalla citata legge 12 agosto 1951, ha conferito al programma di ricerche un notevole impulso. Purtroppo le perforazioni non hanno sinora portato ad alcun ritrovamento importante, fornendo, soltanto, utili indicazioni per la ricognizione statigra.1:1ca e tettonica dei terreni. Perforazioni fatte da privati, generalmente nell'ambito di conBiblioteca Gino Bianco cessioni attive o in prossimità di vecchie miniere abbandonate, hanno fornito risultati di rilievo. E' noto che il minerale di zolfo viene in Italia ottenuto in miniere che non consentono, a causa della natura dei giacimenti, l'impiego di sistemi di estrazione più economici in uso negli Stati Uniti, cioè nel paese che' è il più forte produttore di zolfo del mondo. I costi di produzione dello zolfo italiano, quindi, sono sensibilmente superiori a quelli dello zolfo americano. Ne consegue che, quando lo zolfo americano è disponibile in quantità adeguata alla richiesta estera, il che accade nei periodi di congiuntura normale, lo zolfo italianot che può essere prodotto in quantità notevolmente superiori al consumo interno, non potendo reggere la concorrenza americana, incontra spesso insuperabili difficoltà di collocamento all'estero. E' questa la situazione che si è delineata nella seconda metà del 1952, ·e che ha, col passare dei ·mesi, assunto sempre maggiori aspetti di gravità. Nel 1952 la produzione ha raggiunto le 236.000 tonnellate circa, livello suscettibile anche di apprezzabili aumenti negli anni futuri; sempre nel 1952 le consegne all'interno si sono aggirate sulle 80.000. ton547

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