categoria trova probabilmente origine nel fatto che l'ultimo adeguamento salariale del settembre 1951 è stato proporzi.onalmente più favorevole ai lavoratori a retribuzione oraria: i risultati degli accordi salariali per quel che concerne i dipendenti a « stipendio n1ensile » sono stati infatti vell'insieme di qualche punto inferiori a quelli ottenuti dagli operai. Non avendo mai avuto questa categoria di dipendenti l'abitudine di far esplodere il suo malcontento per mezzo di scioperi, si comprende più facilmente la sua tendenza a esprimerlo in occasione di elezioni professionali votando di preferenza per la CGT, in modo da richia1nare l'attenzione delle direzioni aziendali. Verso un nuovo orientamento politico In questa situazione la CGT, richiamandosi al 1936, rensa a un nuovo Fronte Popolare; problema che avremo occasione di riprendere. Limitiamoci per ora a qualche prelin1inare. La storia non si ripete. Credere che si ripeta equivale commettere un errore che consiste nel mascherare la realtà presente con delle trasposizioni storiche. L'atmosfera sociale e politica del 1936 era ben diversa da quelBi ~o ,a Gino Bianco la che noi conosciamo attualmente. Nel 1936 vi erano 72 deputati comunisti, un forte partito socialista, un partito radicale numeroso e orientato a sinistra, un movimento sindacale nel complesso meno frazionato. Oggi il comunismo è diventato un fenomeno di massa: sarebbe paradossale asserire il contrario di un partito che raggruppa cinque ► milioni di elettori. Il raffronto tra il numero di deputatJ comunisti nell'attuale Parlamento e i 72 deputati comunisti del giugno 1936 è arbitrario in quanto le elezioni non si sono svolte nei due casi sotto l'imperio della stessa legge elettorale. La situazjone internazionale non ha p-iù alcun rapporto con quella di anteguerra. Quanto al n1ovimento sindacale esso soffre oggi di una impotenza che proviene in gran parte dall'ipoteca comunista e per il resto dalla disaffezione ad esso di un numero troppo grande di lavoratori. La necessità di ricercare un nuovo orientamento politico non significa necessariamente che i comunisti abbiano avuto ragione in ogni cosa, ma non bisogna dimenticare che essi hanno, nella loro dialettica, l'arte di appoggiarsi a forze in movimento che quasi sempre giungono a determinare l'opinione pubblica.
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