Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 4 - lug.-ago. 1953

prodotti in eccedenza che noi dovremo pur vendere. Adesso si tratta di porre tutti i paesi in una posizione tale che abbiano qualche cosa con cui comprare le nostre merci. Intendo mantenere la nostra organizzazione economica in pieno ritmo p1oduttivo. Per fare ciò dobòiamo aiutare quei paesi ad aiulJ,- re se stessi. Il Quarto Punto è un investimento per un mon-- do pacifico e prospero. E' un programa che con gli anni recherà risultati semple maggiori. Provocherà una reazione a catena nello svilup p J lCOnornico. Servirà a creare prosperità €conomica in luogo cle2la miseria e a mettere in grado le popolazioni delle aree depresse di accrescere i loro vant,1,ggi econemici e di salvare la loro indipendenza ». Reuther sottoscrive di tutto cuore. Le dichiarazioni di Trurflan gli consentono di restare nell'ortodossia, cioè nella tradizione di collabora~~Dnisnio e di unione nazionale tipica dei sindacati a1nericani e nello stesso tempo di non t-..adire lo icieale di un anticomu ·1,is1no costruttivo realistico, aila sinist? a. Una volta di pi'll si rivelano qui le sue doti, paradossali, di machiavellico idJali.sta. L'identificazione dei sindacati americani con 1 a, politica estera del Dipartimento di Stato si era realizzata al tempo ùella prima guerra monlic.1,le sotto gli auspici del grad11,1lismo minimalista di Samuel Gompers. Sola eccezione, tempestosissima, l'atteggiamento intransigentemente pacifis :ii e antiguerraf ondaio degli Industrial B 398 ,a Gino Bianco Workers of the· Wo.dd, eccezione e nello stesso te1npo, per z: esito che le toccò, eseniplare « lezione » al resto dei lavoratori organizzati, co,nprese le punte più avanzate. ' Quattro mesi prima che gli Stati Uniti entrasse""o ·n gue,.- ra, nel loro deci,na congresso, dal 20 novembre al pr-ìmo di- ► cembre 1916 gli IWW avevano esplicitamente dich~arG-to di essere contro la guerra,J la quale, a dispetto delle varie propagande e dei travestimenti ·ideologici, era es.,e,izial11iente un'avventura capi ~alistica, in cui non v'era posto per ,;,li interessi della classe operaia. Si legge negli atti del congresso: « ... noi ci dichiariamo -;,pertamente nemici irriduc :tJili di ogni sezionalismo nazionalistico. di ogni patriottismo o rnilitarismo, predicati e sostenuti dal nostro nemico, la classe capitalistica. Noi condanniamo tutte le yuerre e pertanto, allo sco1Jodi prevenirle ci dedichia1no alla propaganda antimilitari.;ta in tempo di pace, promuo J,-Jndoin tal modo la solidarieta di classe fra gli operai di tutto il mondo, e, in tempo di guerra proclamiamo lo sciopero gener ..1,le tn tutte le industrie ». Lareazionedeibenpensanti La reazione dei benpensanti contro gli IWW, apJIJ:Jflia,ta più o meno direttamente dal governo, fu totale e feroce. Gli nvw ne furono praticamente distrutti. Essi vennero dipinti a li occhi di una opinione pubblica ingenua, sprovvista dei niezzi ai verifica dei fatti riportati dalla

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