Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 4 - lug.-ago. 1953

espulsione dal CIO dei sindacati dominati dai comunisti, le smentite mi sembrano puramente verbali, omaggio formale alla libertà di peniero e di parola, senza f andamento di fatto. E' interessante notare che il centro animatore della scissione, l' American Federati on of Labor, non fece mai parte della Federazione Sindacale Mondiale. La Federazione sindacale americana, tipicamente conservatrice, apolitica, aliena dalle ardite ambizioni tendenti a superare i ristretti orizzonti degli interessi di categoria, fu in realtà la forza motrice di quella che si potrebbe far passare come la « politica estera » dei sindacati americani, benchè non si tratti in fondo di una politica autonoma, differenziata, bensì di un contributo alla realizzazione di alcune fasi della politica uf ficiale del Dipartimento di Stato. La responsabilità per questa azione politica di comodo e per il modo abbastanza articolato con cui venne messa in pratica va in parte attribuita alla vigorosa personalità di tipi come Irving Brown e altri, i quali, lasciati i tranquilli uffici dell' AFL, ven.nero in Europa ~ell'immediato dopoguerra in veste semiufficiale come ambasciatori, consiglieri e finanzieri per quei segmenti del sindacalismo europeo che non fossero dichiaratamente e definitivamente in mani comuniste. Il C.1.0. Il CIO fu relativamente lento nella sua azione sul piano internazionaie. La ragione di Sii 394 ;a Gino Bianco questa lentezza va ricercata sopratutto nei suoi problemi e nelle lotte interne non solo organizzative, ma altresi di natura politico-ideologica. Il bilancio finale e comprensivo di queste lotte interne del CIO lo si ebbe solo al Congresso del novembre 1950, allorchè l'allora Presidente Philip M urray dichiarò la perdita .. di circa 675.000 iscritti ,in seguito all'espulsione di undici sindacati controllati dai comunisti. Due di questi undici sindacati erano stati espulsi fin dal 1949. Il più importante fra i sindacati espulsi era quello degli Electrical, Radio and Machine Workers. Ignorando studiatamente la esistenza e gli orientamenti programmatici della Federazione Sindacale Mondiale in quanto avevano di propriamente sindacale e concentrando invece le sue batterie sulle evidenti simpatie politiche della sua segreteria generale, nel Congresso a San Francisco del 1947 l' American Federation of Labor aveva passato una risoluzione decisamente politica, la quale chiamava a raccolta i sindacati liberi su scala internazionale in sostegno del •Piano Marshall e per mobilitare l'opinione pubblica mondiale contro il lavoro forzato (1). Nel seno della Federazione Sindacale Mondiale il punto di rottura fu tuttavia chiaramente raggiunto solo nei (1) E' questo uno dei ricorrenti motivi propagandistici. Fu l'AFL a porre sul tappeto la questione _ dei campi di lavori forzati di fronte al Consiglio Economico Sociale delle Nazioni Unite.

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