Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 4 - lug.-ago. 1953

cun testo definito. Ma che valeva demolire l'« individuo astratto» dell'ideologia liberale, quando gli si sostituivano entità egualmente indeterminate come la classe, il sindacato? Tutti i problemi proposti dalla teoria liberale ricomparivano intatti e giganti al momento di determinare queste nuove entità, di definire cioè lo stato giuridico dell'uomo nel sindacato, del sindacato nella classe. Il sindacalismo idealistico non aveva scoperto un nuovo diritto come non aveva scoperto una nuova economia. In volgare poi tutto si riduceva a questa proposizione: dato che, felicemente o inesorabilmente, le moltitudini debbono assumere il potere politico, questo risultato non è conseguibile che erigendo in organi sovrani quegli stessi organi volontari che le moltitudini hanno creato per la propria erudizione, per la propria disciplina, per il governo delle cose proprie. L'uomo governa nel sindacato certi suoi affari, non tutti, è evidente, e nemmeno forse quelli ,che più gli premono. Per giustificare il disegnato ordinamento politico-sindacale dello Stato, bisogna va dimostrare che gli affari che lo Stato gestisce non sono che l'ingrandimento di quelli che i sindacati negoziano singolarmente; affermazione semplicista e ridicola, la. quale somiglia stranamente all'altra del dogmatismo scientifico pseudo-specialista (Schaffle, Ferri e compagni), che deduce le leggi dell'aggregazione sociale dalle leggi degli organismi animali elementari o inferiori. Bit, 3 ~ca·Gino Bianco Gli è che, stando ugualmente alla natura e alla storia, non è mai caso che un'attività interna e riguardando il caso nostro un'attività privatistica, svolgendosi in attività esteriore, e qui diremo politica, non si trasformi, cioè non si. snatùri e non si estranei dalla sua storia; trasformazione sempre ine. sauribile di accidenti, di meraviglie, di « comicità ». Infatti solo lo spirito alla .. commedia potrebbe permetterci di agevolmente perseguitare le rozze e ingenue fantasie di certi costruttori di mondi. Il Parlamento non funziona Il Parlamento cosl com'è non funziona, il regime dei decretilegge rappresenta il governo irresponsabile della burocrazia, deputati e senatori dovrebbero possedere una dottrina enciclopedica per votare con coscienza di causa tutte le leggi che lo attuale re_gimedi accentramento legislativo scarica sul Parlamento. Ebbene, si ripartisca la compilazione dell'enciclopedica legislativa in due, tre, quattro nuovi parlamenti; -un progetti-: sta, ricordo, arrivava a enumerare sette, con la giunta di Jue eccetera.i,, che non lasciavano veder terra: parlamenti t~cnici a base di rappresentanza professionale. Peace! the charm's wound up: quegli stessi cittadini elettori che, distribuiti in collegi e sezioni elettorali secondo il luogo di residenza e i registri delle nascite, eleggevano le diffamate assemblee del tem• po, riuniti in altre circoscrizioni e collegi, in ragione della loro professione, arte e mestiere, avrebbero acquistato la grazia

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==