Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 4 - lug.-ago. 1953

La crisi dello Stato: 1923 GERARCHIESINDACALI Là teoria ~indacalista,, il cui carattere, non occorre ricordare, fu origine, nel campo operaio, estremista e rivoluzionario, ebbe in tempo antico anche •qualche interpretazione riformistica, per esempio, a opera del Graziadei; ma la vera trasformazione del sindacalismo da rivoluzionario a riformista è un fatto seguente alla guerra, portato dai movimenti di classe che caratterizzano questo periodo, cioè dalla rivoluzione delle classi medie e dal progresso delle aristocrazie sindacali. Questi due grandi moti svolgono e intrecciano particolari concezioni economiche e politiche del sindacalismo, le quali in certo modo confluiscono nella concezione fascista, continuando nel suo seno la loro disputa incessante. Ci occorre dunque studiarle separatamente e insieme. La concezione sindacalista delle classi medie, fu intellettualmente l'opera di giovani illuministi di queste classi, reduci dalla trincea, inebriati del loro sacrificio, elettisi assertori e rivelatori di una nuova morale politica. La politica dei «combattenti», nella particolare organizzazione e attività pratica dei gruppi 380 G' 8 . [ eca 1no 1anco che presero questo titolo, può oggi aver perduto molta importanza, nonostante la commovente ostinazione di alcuni dei suoi missionari; ma è la radice di tutti i turbamenti spirituali dopo guerra, ed anche, precisamente, la radice del fascismo. All'origine si classificavano in quel movimento, l'attività politica dell'« Associazione Nazionale dei Combattenti», varie incarnazioni con vari nomi del1'«idealismo militante », e, alleanza singolarissima, alcune iniziative per organizzare una azione politica concreta intorno al programma economico liberista. Movimento dunque di moralisti e storicisti affaccendati intorno a un riesame della coscienza nazionale, alla sollevazione dei valori spirituali del popolo; movimento di realisti, studiosi e cultori di varie discipline anche non propriamente attinenti alla dottrina politica, tratti dalla grave urgenza alla speculazione dei problemi concreti del tempo. Il legame fra i due gruppi era che i pratici accoglievano le ispirazioni dei primi come il motivo intimo e taciuto della propria azione; la differenza che quelli, fra i quali si contavano in maggior nu-

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