tendere ad elevare e valorizzare la dignità della persona umana, anche nel più ùm1le operaio. Pio XI nella « Quadragesimo Anno» esorta a sostituil'e il contratto di lavoro con '-!Uello di società con queste parole: « Tuttavia nelle odierne condizioni sociali, stimiamo sia cosa più prudente che quando è possibile, il contratto di lavoro venga temporato alquanto con il contratto di società, come già si è incominciato a fare in diverse maniere, con non poco vantaggio degli operai stessi e dei padroni. Così gli operai diventano cointeressati o nella proprietà o nella a1nministrazione e co1npartecipi in certa misura dei lucri ·percepiti » (« Quadragesimo Anno » · Pio XI). Pio XII, nel suo Radiomessaggio « Per la Civiltà aattolica », del 1 o setten1bre ltt44. « La piccola e la media proprietà nell'agricoltura nelle arti e nei mestieri, nel co1nn1ercio e nell'industria debbono essere garantite e promosse; le unioni cooperative debbono assicurare loro i vantaggi della grande azienda; dove la grande azienda ancor oggi si manifesta maggiormente produttiva, deve ·essere offerta la possibilità di temperare il contratto di lavoro con un contratto di società». Il S. Padre neì Suo discorso alle A.C.L.I. dell'll marzo 1945, parlando del superamento tlelle lotte di classe e della democratizzazione nell'econon1ia, ha questo ammonimento: « Al di sopra, cioè, della distinzione f1·a lavoratori e pre- . Biblioteca Gino Bianco , sta.tori di lavoro sappiano gli uom1n1 vedere e riconoscere quella più alta unità la quale lega fra loro tutti quelli che collaborano alla produzione, vale a dire il loro collegamento e la loro solidarietà nel dovere che hanno di provvedere insieme stabilmente al bene co1nune e ai bisogni di tutta la comunità» (Il Sindacalis1no Cristiano - Pio XII - marzo 1945). « I progressi scientifico-tecnici, una maggiore istruzione professionale ai lavoratori e sopra tutto una maggiore elevazione morale, possono rendere attuabile un regime in cui lavoro e capitale, se non totalmente almeno su larga 8cala, si incontrano e si fondono nc-•1lo stesso soggetto; un i egime cioè nel quale i lavoratori siano simultaneamente i proprietari dell'azienda in cui esplicano le proprie attività. ~Da « Le leggi economiche de!l~ convivenza umana nel settore economico >> di Mons. Pietro Pavan). Il Rev. P. Sertillariges O. P. dell'Accademia delle Scienze politiche-morali di :?arigi, in una sua comunicazione così si esprime: « Un tale ha del denaro. un altro delle idee, un terzo jelle capacità org~,nizzative o la forza fisica. Questi uomini diversi si mettono assieme per trasf armare la materia grezza e organizzare un qualche lavoro produttivo. L'equità esige che da quel momento, durante tutti gli stadi della produzione, ciascuno abbia il diritto di sapere come funzionano le cose e il 351
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