Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 4 - lug.-ago. 1953

Consigli Consultivi con il compito di cooperare con l'imprenditore: a) per lo svolgimento del processo tecnico della produzione con visione degli interessi sociali; (cosi ad esempio per mantenere ed accrescere l'efficienza produttiva dell'impresa, per l'attuazione di una razionale organizzazione che risparmi lo sforzo fisico del lavoratore, per la realizzazione tecnica dei programmi di prod uzione); b) per migliorare le condizioni generali di lavoro e di vita dei lavoratori; c) per concordare la erogazione di premi di produzione che compensino l'apporto di produttività di speciali capacità ed altri meriti dei lavoratori. Nella risoluzione sulla partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese industriali votata dalla Commissione di studio della Direzione del Partito De1nocratico Cristiano il 10 ottobre 1945, si propone la costituzione in ogni stabilimento o unità produttiva di consigli di gestione o di produzione che più propriamente dovrebbero essere denominati consigli di efficienza. Questi consigli dovrebbero essere consultati obbligatoriamente dalla Direzione per la predisposizione o per la modifica dei piani di lavorazione e di organizzazione, ed avere facoltà di controllo delle decisioni prese in detta materia. Da notare che nella stessa risoluzione, viene auspicata la ammissione dei lavoratori nella comproprietà dell'impresa e nella partecipazione agli utili. La soluzione sopra esposta, in Biblioteca Gino Bianco sostanza appare come soluzione di centro, che pur dando ai consigli un effettivo valore, tuttavia non mortifica, con attribuzioni affidate ad un organo che non ha sul momento una diretta responsabilità economica nella vita aziendale, la unità di comando strettamente connessa con la responsabilità del capo dell'impresa. Composizione dei consigli di gestione Secondo la composizione sostenuta dai Socialisti e Comunisti il Co. di Ge. dovrebbe essere un organo collegiale, paritetico, formato da rappresentanti del capitale e dei lavoratori, e tale che la funzione deliberativa nella direzione della &zienda possa essere esercitata collegialmente dai ·1avoratori e dai capi d'impresa. . I rappresentanti del capita1e verrebbero designati dal Consiglio di Amministrazione o ùal titolare dell'Azienda, mentre i rappresentanti dei lavoratori verrebbero eletti dai lavoratori. Nel caso che il Consiglio · di gestione sia formato di soli lavoratori, a. seconqa del rapporto di forze tra capitale e lavoro in ciascuna azienda, può darsi luogo ad una delle tre seguenti situazioni: « ... a) se il consiglio di lavoratori riesce ad avere una autorità, superiore a quella àegli organi tradizionali di direzione, esso trascende i suoi compiti, sposta i rapporti normali tra capitale e lavoro e conduce ad una forma di direzione aziendale inadatta all'attuale momento economico e politico della nostra industria; 349

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