- sui problemi dei costi e dei prezzi; - sullé assunzioni e sui licenziamenti del personale; - sull'impiego delle materie, con diritto di controllarne l'inventario. Il Co. di Ge. secondo tale progetto, ha inoltre facoltà di: - conoscere gli utili realizzati dall'azienda; di fare proposte sul loro impiego; - di controllare il bilancio e il conto profitti e perdite; - di decidere sulla destinazione dei fondi devoluti alle opere sociali ed assistenziali indipendentemente dalla loro provenienza. Secondo il progetto presentato dal partito socialista il 20 novembre 1945 · allo stesso C.L.N.A.I., per quanto riguarda la programmazione e la scelta degli orientamenti produttivi, il Co. di Ge. deve essere sentito, dal consiglio di Amministrazione, dal titolare dell'Azienda o dal responsabile della produzione. Mentre invece delibera su tutto quanto ha attinenza alla attuazione del programma di produzione e alla adizione delle soluzioni più efficienti. Il Co. di Ge. ha inoltre il più ampio diritto di controllo sullo andamento della gestione. Contribuiorell'efficienzparoduttivo dell'imprecsoanpotereconsultivo Il Consiglio Nazionale dei Dirigenti di Azienda Industriali in una sua mozione dell'aprile 1945 tenendo presente la figura giuridica del dirigente, quale elemento intermedio fra datore di lavoro e lavoratori, Bi 34& a Gino Bianco auspicando la graduale e progressi va realizzazione nell 'ambito della vita ·dell'azienda,. della partecipazione delle forze tutte del lavoro, chiedeva la costituzione in tutte le aziende, di consigli tecnici di consulenza dei quali vengano chiamati a far parte in misura paritetica operai, impiegati e dirigenti. Questi consigli pertanto non sarebbero quindi organi deliberativi, bensì organi con funzioni di consulenza intesa questa in senso di consulenza, ampia, autononia, responsabile, onde realizzare una collaborazione fra le varie categorie dei lavoratori. Essi poi non sarebbero fine a se stessi, ma preparerebbero le masse lavoratrici ad una più effettiva partecipazione alla direzione, amministrazione ed agli utili delle aziende produttive ( Onorevole Prof. G. Togni). In sostanza, si tratta di realizzare la partecipazione dei lavoratori alla vita dell'azienda, attraverso una graduale attribuzione di competenze, onde siano salvaguardate le esigenze tecniche ed economiche della produzione. La predetta funzione dei Consigli chiamati in tal senso più propriamente di efficienza, è anche denominata funzione di produzione, a cui collaborano quei lavoratori cbe hanno qualcosa da suggerire, e che in sede di consiglio viene esaminata, discussa, approvata, demandandone agli organi esecutivi l'applicazione (Cesati). I Dirigenti d'Impresa Cattolici Lombardi, riuniti in convegno il 20 marzo 1946, convennero nel chiamare i Co. di Ge.
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