perchè il fine di ogni impresa è il benessere umano. Ma, finora, quanti vi si sono cimentati con onestà di intendimenti (vedansi gl: studi fatti in America sull~ « Relazioni umane nell'impresa moderna·» e quelli fatti in Francia da varie associazioni facenti capo ai « Jeunes Patrons >>), non sono mai arrivati alla necessità di una modificazione strutturale dell'impresa, quale è venuta affermandosi v-ia via nel corso di oltre un secolo di regime di libertà, d'iniziativa, di proprietà privata · dei beni, di progresso economico e sociale >). La Chiesa che ha dato per secoli tanto attivo ilnpulso per l'abolizione della schiavitù e per- la esaltazione e santificazione del lavoro, è oggi costretta forse, (unica istituzione umana che lo possa fare) a frenare e contenere nei giusti limiti tutto un ordine di aspirazioni e di rivendicazioni non sempre rettamente impostate e che involgono principii di vita, di' ordine, di autorità, di gerarchie _che vanno al di ,là dei semplici rapporti di lavoro aziendale. Il problema del lavoro alle dipendenze altrui è il problema del secolo. Oggi molti a cuor leggero, specialmente quelli che hanno_ scarsa o nessuna esperienza della vita delle imprese economiche, ritengono di risolvere con vantaggio questo problema mercè la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende. Oltre le categorie economiche, poche persone responsabili hanno il coraggio di affermare che indipendentemente dalla inopportunità dell'iniziativa per il delicato momento politico, una siffatLa riforma sarebbe assolutamente negativa e agli effetti della· produttività e agli effetti Jel miglioramento dei rapporti umani nell'interno dell'impresa e fuori. Il problema non è di riforma della struttura giur-1dica od economica dell'impresa; il problema è soltanto quello del miglioramento Je-· gli uomini che in alto o in basso lavorano nell'impresa. DOMENICO BORASIO da « Rivista di Politica Economica », Dicembre 1952. Tutti parlano di ricostruzione, ma nessuno pensa che, prima di ricostruire le /ortune, è necessario ricostruire le coscienze. (L'Episcopato Piemontese) Biblioteca Gino Bianco 345 I
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