Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 4 - lug.-ago. 1953

infine, che il Ministero, invece di intervenire, prevenisse, con una org~anizzazione più estesa, più profonda. Prendiamo come modello i corsi professionali dell'EN AL, l'Ente, secondo il nostro punto di vista, più qualificato :per questo tipo di organizzaz1onL Da una recente statistica risulta che, attualmente, so:10 in efficienza ben 3.735 posti d1 lavoro, disseminati in tutta Italia e distinti in agricoli (1.245), industriali (817), edili (591), di attività commerciali (636), di ospitalità e varie (446); mentre altri sono in pre · parazione da questi primi, lo Ente trae una somn1a di esperienze, tendente a perfeziona - re sempre più la struttura dei corsi, in modo che possono ser- .. vire, non soltanto a dare una qualificazione al lavoratore che li frequel)ta, quanto ad ampliare quel complesso sociale che va sotto il nome di « relazioni umane». Insistian10 su questo punto: relazioni umane, un concetto in cui è insito il vero dramma nazionale ed internazionale, un concetto dal quale si originano le nuove concezioni che, sdrammatizzando la lotta di classe, potranno portare ad un felice domani di collaborazione e di affiatamento, di coesistenza fruttifera tra capitale e lavoro. O·ggi, il lavoratore è sbandato; la guerra, vinto o perBiblioteca Gino Bianco " duta, non importa, ha portato ad uno squilibrio per il quale la politica, elevata a sisten1a di governo, non ha trovato una soluzione; le esigenze di produzione, in contrapposto alla diminuzione di capacità di assorbimento dei mercati, dovuta a cause varie; tutto il complesso di cause che hanno portato all'impoverimento, infine, non hanno che una conseguenza: la sfiducia; e dalla sfiducia i suicidi, la criminalità, la prostituzione. L'uomo si avvia ad essere solo, sempre più solo. E' sospettoso di tutto quello che lo circonda. Bisogna restituirgli la fiducia, in sè e nel vicino. Qualificarlo, per quel che riguarda la sua personalità, interessar lo al prossimo, plasmando il prossimo in modo che si stabilisca una perfetta rispondenza, un affiatamento, una collaborazione. Ebbene, nei corsi dell'ENAL a questo si bada molto. Ente in certo qual modo auton0mo, non si ferma agli schemi fissi sta bili ti dal Ministero; li plasma, li adatta all'ambiente; non si avvale dell'ammaestramento dei designati, :ma, avendo sotto mano, per la sua stessa natura istitutiva, le capacità dei tecnici aziendali (lo ENAL è basato sui CRAL, sui Circoli, cioè, formati proprio dalla famiglia delle Aziende) , le sfrutta, come insegnamento 443

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