avventurieri, non industriali dell'armamento. Potrà farlo con successo, sopratutto in base alla cronaca di questi ultimi mesi, ai retroscena della sedizione del 2 gennaio, ed a tutto quanto vien fuori a comprovare quale razza di venezuelani siano gli armatori d'Italia. La difesa del perfetto llaliano Io non mi curo di questo. Io rivendico invece il non1e di Giulietti, con1e quello del perfetto èittadino d'Italia, sotto il regime attuale. Nessuno, meglio di lui, può apprezzare al loro giusto valore le arti di governo oggi trionfanti: le sagre plebiscitarie, il culto dell'unanimità, l'abdicazione estorta a tutto un popolo esaltato e sofferente, nelle mani di un unico confidente e conf esso re. Se i sistemi di amministrazione incontrollata oggi vigenti sono giustificati, perchè quelli, assolutamente analoghi, con ('✓ui Giulietti amministrò la Federazione sono condannabili? Se la burocrazia inaugurata per gli impiegati statali è provvida, perchè si rimprovera a Giulietti la espulsione violenta dalle assemblee di pochi critici? Anche Giulietti ebbe vivo il sentimento di autorità, come l'on. !\1ussolini. Forsechè gli applausi frenetici che lo salutarono tante volte Bit S20 :i Gino BJanco nelle adunanze dei Federati hanno un minor valore degli applausi sagraioli da altri cercati su tutte le piazze d'Italia 'l E se le inscenature della faccia feroce sono ammirevoli nel Capo del Governo, perchè dovremmo rinfacciare a Giulietti di essere un teppista? E la sua adulazione sistematica di una classe scadente di lavoratori, val forse meno degli elogi stereotipati alla « divina Italia »? Le deficienze e i dolori della gente di mare non sono quelli stessi che ritroviamo diffusi in tutta la vita italiana? Le fortune dei due capi non sono sorte dallo stesso lombricaio di piccoli borghesi delusi e <li proletari infelici? Il modo con cui cadde, questa volta, può far pensare ad altre possibili congiure di palazzo, ad altre rivolte di pretoriani, dirette contro chi conquistò il potere con arti uguali alle sue, e lo tiene con gli stessi espedienti. C'è certo in Italia un uomo, che fece· questo confronto. Non è possibile che un capo riesca a fanatizzare i suoi fiduciari, come Giulietti aveva fanatizzato i suoi: e pur lo tradirono. Non è possibile che una folla sia d'evota, come la folla dei naviganti convenuta all'assemblea di gennaio: e pur bastò un gruppetto di
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