rarmamento di una ventina di anni fa, come Raggio, il comm. Agostino Crespi, e qualchedun altro, per quanto anch'essi non marini, ne ebbero qualche sentore: ed essendo pur avidissimi, riuscirono tuttavia a far scor .. rere l'ingranamento fra i bordi e gli uffici di terra, con minore asprezza degli attuali. Si noti: io non imputo affatto a carico dei dirigenti dell'armamento tutte le resistenze opposte ai 1ni- . glioramenti economici: le conc~edo senz'altro per giustificate e legittime, dal punto di vista armatoriale. No: l'accusa vera concerne il loro << stile » di trattare gli affari dell'armamento, stile aridamente bancario, sprovvisto di tutta quella agilità e pastosità, direi, di ogni traccia di sentimentalità, che sono indispensabili per trattare coi naviganti. Cosi, essi offesero i pochi veri marinai che restavano ancora a bordo delle navi: e si dimostrarono def,!nissimi managers di quella turba di spostati, che diede l'arrembaggio ai piroscafi italiani. Forniti di prebende sicure e fortissime (i due direttori della Nav. Gen. It. liquidarono ciascuno a .quanto risulta dal bilancio sociale dell'ultimo anno, L. 450 mila circa) non hanno nessunissima passione per Biblioteca Gino Bianco Pindustria degli armamenti e ignorano spesso la storia di quelle compagnie, in cui essi sono stati insediati per ordini venuti dall'alto. Per comprendere tutta la bassezza di questi cosidetti industriali dell'armamento, basta porre a loro confronto, non diciamo i << vecchi » della marina italiana, ma qualche tipo di grande armatore estero: per esempio Alberto Ballin, il grande amburghese fondatore dell' H apag. Il Ballin non fu uè un uomo di mare, nè un discendente di famiglia di armatori: fu anch'egli legatissimo al mondo bancario: ma quale impeto di produttore, quale larga conceziQne di una marina moderna, quale coscienza dell'unità della sua H apag, quale distanza dai vermi solitari della Marina Mercantile Italiana! Disgregatori degli equipaggi E' chiaro che costoro non opposero, nei tempi diff icili, nessuna valida resistenza al Giulietti. Sopratutto" nelle questioni più << marinare », come quella della posizione degli Stati maggiori, e sopratutto dei Comandanti, essi furono di una larghezza inconcepibile per qualunque armatore inglese. Essi acconsentirono perf ettamente che il Comandante 303
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