ufficiali entrarono a far parte della famiglia marinara. Il 1° maggio del 1909 vide Giuseppe Giulietti segretario responsabile della Federazione Italiana Lavoratori del 1.1 ure aderente alla CGIL. La FILM iniziò la meravigliosa serie delle agitazioni tutte vittoriose. · Gli avversari furono battuti a scaglioni: Bari, Venezia, Genova, Livorno, Pio1nbino, Napoli, Palermo. Meravigliosa fu la lotta ad oltranza di Venezia: trenta navi bloccate e trentanove giorni di sciopero per la conquista dei regolamenti organici delle Società di linea e del contratto di lavoro collettivo. Poi fu ÙJ scoppio della prima guerra mondiale: guerra come sempre provocata da av- -1/1 ·1ons1ro1.tadm1 1'lfOaozq1s.1.c>a talia fu coinvolta. Ma vi era il miraggio di realizzare l'unità· nazionale: Trento, Trieste... Giulietti lanciò un proclama alla marineria che concludeva così: «· Arrotate l'arma con la quale attraverso una guerra di indipendenza naz!6nale aprirete la via alla rivoluzione sociale! ». Prese parte all'impresa di Fiume, facendo dirottare in quel porto alcune navi mercantili nazionali cariche di armi e di viveri dirette in porti • russi contro la libertà di un popolo oppresso dall'in.f austo regime zarista. Fu eletto per la prima volta Deputato nel Parlamento nel 1919. Portò in questa Aula, con cognizione di causa, la. voce dell'oppressa Gente del Mar~ che difese Biblioteca Gino Bianco strenuamente contro qualsiasi abuso. La gente del rnare, dopo aver resa potente la FIL:Ai realizzò anche un sogno che accarezzava da tempo: cioè una grande cooperativa marinara. La mattina del 18 settembre 1918 tutte le navi del Porto di Genova alzarono il gran pavese salutando la nascita della Cooperativa « Garibaldi » che si costituiva legalmente a bordo del <( Giuseppe Verdi ». Poi venne la bufera fascista. Il 2 gennaio del 1924, dovo la eroica resistenza dei federa ti durata per oltre due anni, le sedi della FILM e della <t Garibaldi » furono assalite e tutt9 passò sotto il controllo fascista. Sparì allora quello che di pitì bello era stato attuato: l'organizzazione che documentava la capacità dei lavoratori del mare di autogovernarsi, la prima cellula operante di una società futura. Per 17 anni Giuseppe Giulietti a cui si era più volte attentata la vita da parte delle squadracce in camicia nera, pur essendo costretto al confino fece il possibile e l'i1ttpossibile per aiutare i marittimi. Liberato dal confine, a Roma, è costretto ad avere dei contatti col governo fascista dal quale invoca ciò che gli spetta dalla « Garibaldi » e dalla FILM. Ricevette invece dei sussidi. Per questo fu deferito all'Alta. Corte dopo il fascismo e così« Il Minuto» di Roma (quotidiano della post-liberazione) t·acconta le sue vicende: « Se poi ritorniamo a dare uno sguardo all'ahticamera di 291
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