Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 3 - mag.-giu. 1953

In definitiva occorre che il Governo attui veramente una politica produttivistica combattendo efficacemente la disoccupazione in opere utili e non già soltanto attraverso cantieri scuola sovvenzionati con tasse che han no impedì to ogni miglioramento dei salar i. Concludendo, la politica produttivistica perchè sia utile e non provochi disoccupazione deve svilupparsi in un ambiente economico che permetta di assorbire immediatamente la maggior produzione e per far questo occorrono sopratutto due condizioni: - al ti salari perchè i lavora tori possano comperare quello che si produce; - politica governativa veran1ente produttivistica per- ·e:hè l'industria possa avere la convenienza e .la possibilità di espandersi miglioranào continuamente le sue attrezzature e facendo sorgere ~rnpre nuovi impianti per assorbire la mano d'opera che si rendesse esuberante. EMANUELE LEVI Società senza sicurezza Oggi la produzione e il consumo dei beni economici si effettuano in una società che non sa· da.re al progresso nè misura, nè armonia, nè stabilità. Ecco la fonte, donde deriva - forse anche più che dalle circostanze esteriori del nostro tempo - quel senso di incertezza, quella mancanza di sicurezza, che · si nota nell'economia moderna; incertezza che nemmeno le speranze dell'avvenire possono rendere più tollerabile. Invano si addurrebbero all'opposto le possibilità della tecnica e della organizzazione, che fanno balenare la promessa di produrre sempre più e a 111,inorcosto; la previsione di un futuro sempre crescente tenore di vita; la quantità dei bisogni materiali che gli uomini possono ancora aumentare nel mondo intiero. Invano, abbiamo detto; poichè tnvece quanto più esclusivamente e incessantemente si rafforza la tendenza al consumo, tanto più l'economia cessa · di avere per oggetto l'uomo real-e e normale, l'uomo che ordina e · commisura l'esigenze della vita terrena al suo ultimo fine e alla legge di Dio. PIO XII Da un discorso e.gli acllstl nel 62° ann1veraarlo della « Rerum Novarum >. 289 ~ lioteca Gino Bianco .

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