Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 3 - mag.-giu. 1953

esportazione per risolvere il problema della superproduzione, problema che è non solo italiano, ma mondiale, come se si potesse soìo esportare senza corrisponden temente importare. E' evidente quindi che il problema della produttività non può· assolutamente disgiungersi dal problema della distribuzione dei beni, dal problema cioè di come liberarci dalla catena delle crisi economiche di cosidetta superproduzione. Fino a quando non si sarà compreso che occorre dare a tutti gli uomini ed in special modo ai lavoratori il potere d'acquisto necessario ed adeguato per comperare tutto ciò che si può produrre, il problema della produttività non potrà essere riso! to e noi vivremo sempre in un sistema economico che non riesce a svjlupparsi in rapporto alla possibilità d'impiego di tutti i fattori produttivi. S. U. docet Nelle recenti missioni svoltesi negli Stati Uniti, noi ab- •biamo osservato come in quel Paese attraverso gli alti salari, attraverso cioè un più · ampio e profondo mercato interno si sia arrivati ad una soluzione positiva. Ed in definitiva si può dire che anche in virtù di condizioni privilegiate di ambiente e di cir3iblioteca Gino Bianco costanze oggi 1n America si è riusciti ad attuare un ciclo positivo per cui eliminata quasi totalmente ogni disoccupazione si riesce ad ottenere una costante massima produttività aumentando costantemente il potere d'acquisto dei lavoratori. Si è cioè raggiunto un equilibrio dinamico tra l'incremento di produzione e l'incremento dei salari. E' questo il primo punto per cercare di risolvere la crisi italiana. Fino a quando il Governo e la Confindustria non avranno compreso la necessità di dare· agli operai adeguate retribuzioni perchè essi possano comperare tutto ciò che viene prodotto, le industrie italiane non potranno au1nent.are il loro ritmo produttivo perchè manca il mercato interno di acquisto. E' convenienza degli stessi industriali che gli operai abbiano alti salari e questo gli industriali americani ben compresero ·sopratutto dopo la crisi del 1929. La civiltà moderna deve saper uscire dal contrasto negativo tra lavoratori e datori di lavoro e dovrebbero essere i primi gli industriali a comprendere che solo dando al lavoratori il potere di acquisto per comperare ciò che si produce si può aumentare 287

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