I cattolici hanno votato non comunista, laddove la Chiesa con le sue gerarchie, ha potuto ancora influire. Altri non hanno più sentito la voce della Chiesa e la scomunica è stata, per molti battezzati, lettera morta. La Chiesa, la secolare tutrice dei poveri, la loro organizzatrice è stata, in molte regioni, sconfitta, sopravanzata dall'antichiesa comunista, che dei poveri si è valsa come massa di manovra, per sconfiggere l'ordine attuale, che è in grave crisi, minato com'è dallo . egoismo. La illusione di molti è qui. C'è chi crede di poter far pace attraverso un maggior benessere diffuso tra tutti ed avviare così l'umanità dal paradiso terrestre a quello celeste senza alcuna fatica. « Ma il benessere da solo non fa l'uomo buono» ha scritto un sociologo austriaco. Tanto più son curati i bisogni fisici, tanto più forte cresce l'egoismo, il germe dissolvitore del corpo sociale. Gli odii si accomunano alle. invidie. 'Da questa illusione del redimere gli uomini col benessere materiale, nascono le peggiori illusioni. Chi ha potuto avere, avuto dimentica e continua a pretendere come quelli che non hanno avuto. Gli operai del Nord, insoddisfatti della lambretta, hanno' votato comunista, allo stesso modo che i braccianti del Sud, senza scarpe e senza lenzuola. Si è giunti così al bivio che impone la scelta della strada. Bisogna tornare alla giustizi<:1,distributiva, alla considerazione del prossimo, all'etica del sacrificio. I cristiani soltanto allora potranno recuperare il terreno perduto e dare alla Chiesa cattolica il modo di tornare a farsi sentire dalle masse proletarie, assetate di amore e di giustizia, che oggi non l'ascoltano più. GIUSEPPE RAPELLI E ~ 26 .ca Gino Bianco .
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