Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 3 - mag.-giu. 1953

rate, la più sostanziale rispondenza della norma alla volontà almeno della maggioranza degli appartenenti alla categoria per la quale è valida. Se la formazione del contratto collettivo, cioè, è un modo di legislazione decentrata, non vediamo come si potrebbe impunemente trascurare di applicare anche in questo campo dell'attività legislativa quelle stesse garanzie di democrazia sostanziale che sono pacificamente ritenute essenziali in ogni altro campo dell'attività legislativa, decentrata o meno. Che cosa si direbbe se qualcuno proponesse di eleggere i deputati al parlamento o i consiglieri comunali senza la formazione preventiva di regolari liste elettorali, e senza che lo Stato, con l'organizzazione dei seggi elettorali, con la vigilanza delle urne e delle cabine, ecc. si rendesse garante della libertà e segretezza del voto? E peggio ancora, che cosa si direbbe se gli organi chiamati a fare le leggi dello ,stato venissero formati in un qualsiasi modo diverso dalla consultazione elettorale della totalità dei cittadini? O se gli organi chiamati a fare i regolamenti comunali venissero formati in un qualsiasi modo diverso dalla consultazione elettorale della to- ( E 248 ca Gino Bianco talità dei residenti nel comune? E perçhè gli organi chiamati a fare le norme valide per la categoria professionale non dovrebbero formarsi attraverso la consultazione elettorale della totalità degli appartenenti alla categoria? L'anagrafe del lavoro 3. - La preoccupazione di assicurare la democraticità del processo formativo della norma valida imperativamen-. . te per la categoria, è stata giustamente dominante ìn tutti i dibattiti preliminari fin qui svoltisi, e .ha determinato la prevalenza di una corrente di pensiero la quale esige che « il contratto collettivo abbia efficacia obbligatoria ed automatica solo quando la rappresentanza unitaria dei sindacati stipulanti, raggiunga una percentuale superiore al cinquanta per cento degli appartenenti alla categoria» (principio cosidetto del « quorum»). Una tale esigenza presuppone un esatto e aggiornato accertamento degli appartenenti alla categoria, e pertanto, la esistenza di una anagrafe dei lavoro; presuppone poi un controllo sull'effettivo numero degli iscritti, sulla democraticità 1 degli statuti dei sindacati, e inoltre sull'effettivo rispetto di tali

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