Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 3 - mag.-giu. 1953

nella società e che garantisce la libertà della società &tessa; una seconda attività deve assun1ere un aspetto politico affinchè la libertà sia sociale. La partizione E veniamo ora a chiarire, nel campo sindacale, co1ne praticamente può avvenire questa partizione. I Sindacati, le Leghe, le Camere del Lavoro fanno della politica in quasi tutti gli Stati, perchè il problema teoricamente accettato della loro indipendenza, della loro apolicità non è risolvibile sino a che non si comprenda che deve essere data vita senza sopprimere i Sindacati e in collabora"' zione con questi, a una seconda manifestazione istituzionale di quelle stesse forze che crearono i Sindacati stessi e cioè le forze del lavoro. (Questo concetto portato agli estremi dai teorici del sindacalismo, fu accettato empiricamente dai corporativisti: indi il loro preteso tentativo di inserire il Sindacato nello Stato; ma in un sistema in cui le libertà politiche erano soppresse e in cui, anzichè distinguere e scindere il Sindacato libero dall'influenza delle forze del lavoro nello Stato, si creò un tutto uni8·1b 242 G' s· 1no 1anco co, il Sindacato organo dello Stato e servo del partito). Il lavoratore, nella nostra Comunità, partecipa della vita del proprio Sindacato designando le persone di propria fiducia nell'organismo che deve proteggere << nella società » i propri legittimi interessi di fronte ai singoli organismi economici privati o di diritto pubblico. E sin qui nulla di nuovo; è la situazione di ogni Paese libero e democratico. Ma nelle forme politiche ordinarie appena si pone all'operaio la questione di votare il proprio rappresentante politico nella formazione del Parlamento e quindi del Governo, in altre parole della partecipazione alla creazione dello Stato, nasce la confusione e il disordine che abbiamo dianzi avvertito. · Il cittadino lavoratore Il cittadino .lavoratore, infatti, può dare la sua pref erenza a una persona co1npeten te · nelle cose sin da cali, atto veramente e quasi esclusivamente a proteggere e difendere in modo diretto e coerente i propri interessi economici. In questo caso egli opera una « ripetizione >> del proprio sindacato, certamente non inutile allo stato attuale delle cose, ma non

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