Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 3 - mag.-giu. 1953

Uno studio di Olivetti STATOE SINDACATI Quale è il rapporto tra Statò e Sindacati? In Gran Bretagna (e vien fatto ancora una volta di am1nirare il provvidenziale sviluppo delle istituzioni e situazioni politiche anglo-sassoni, nel loro assumere forme originali che si usa chiamare empiricamente forse perchè non si conoscono le leggi complesse che lo giustificano) l'origine eterogenea del « Labour Party » garantisce un conveniente rapporto, quando è al Governo, tra le << Trade Unions » e lo Stato. Infatti il << Labour Party » fu all'origine costitiuto dalle « Trade Unions », forti di 500.000 organizzati, dalle Cooperative, e dai gruppi socialisti con solo 70.000 iscritti e costituiti da pensatori, politici e intellettuali. La sua forza interiore rimase perciò nelle << Trade Unions », e oggi un antico minatore siede al << Foreign Office ». Nelle democrazie continentali, le forze politiche socia2 iòteca Gino Bianco ' ADRIANO o:L1lVETTI fondatore di « Comunità » studioso di problemi sociali. liste, spesso teoriche o inefficienti, prevalsero su quelle del lavoro. Perciò i Sindacati, esclusi da una vera partecipazione al governo dello Stato, pren1ono dall'esterno come potere ostile e separato. Si è giunti così, anche per altre congiunture, ad una condizione di cose inorganizzata, caotica che dimostra, per il grave disordine che apporta sul meccanismo sociale, l'urgenza di stabilire nuovi e più armonici rapporti tra Stato e Sindacato. La soluzione del problema consiste anzitutto nell'individuare alla origine un aspetto dualistico delle manifestazioni sociali e spirituali della persona. Queste devono avere un primo campo di attività libero che si attua e si svolge 241

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