Angoscia del presente Il problemdaellalibertà C'è una contraddizione nel principio della libertà: quanto più noi lasciamo cadere le catene, tanto più forte diventa l'oppressione. La libertà economica, per esempio, include la libertà d'investimento; ma appunto perciò l'artigiano non è protetto dalla grande industria. La liberazione dei contadini non ha conferito loro da sola la libertà dai creditori. La lilbertà contrattuale in sè non assicura all'operaio la libertà d~azione nei riguardi dell'imprenditore capitalista. La libertà di scegliersi il proprio mestiere non consente ancora al povero di darsi una propria educazione. La libertà economica provoca la formazione di potenti organizzazioni, che opprimono il. debole; questi si uniscono in associazioni di tutela - sindacati, Biblioteca Gino Bianco cartelli, cooperative -; sacrificando una parte della loro libertà d'azione, per garantire la loro esistenza. Non diversamente stanno le cose con la libertà politica: se le tensioni sociali sono tenui, la libertà conduce a un ragionevole equilibrio degli interessi; se però i contrasti sono poderosi e la lotta dei .partiti si trasfoTma nella lotta delle classi per la propria esistenza, allora la libertà non conduce più a quella situazione, che noi sentiamo come forma di vita democratica, essa conduce alla lacerazione, all'arbitrio ed infine alla dittatura del partito più forte. ' La stessa cosa vale per la libertà delle nazioni. Dopo 1150 anni di lotte per le libertà nazionali, ancora un terzo della umanità vive sotto ammini237
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