Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 3 - mag.-giu. 1953

Drantmi del tempo ' Cosa puo indurre un coffiunisfa Con un'ora sola di preavviso mi trovai ad essere uno dei tanti milioni di disoccupati e diventai uno dei tanti giovani derelitti britannici. Dovetti abbandonare la mia casa e vivere in condizioni tali che mia moglie divenne tubercolosa ed il mio ba~bino morì per denutrizione. Come stupirsi se io fui facile preda allo scoraggiamento ed all'amarezza? Appunto questo scoraggiamento e questa amarezza accesero in me una fiamma, alimentarono una passione che non potevo più dominare. Ciò accadde 24 anni fa. Divenni comunista, e per ben 22 anni lottai per gli ideali di Marx. Il comunismo mi diede la possibilità di organizzare la lotta contro coloro che, ne ero convinto, avevano portato alla miseria ed alla disperazione la gente del mio ceto, con le guerre, la disoccupazione, lo sfruttamento, e che non solo ammettevano ma incoraggiavano Biblioteca Gino Bianco a cambiare? un regime di miseria in mezzo all'abbondanza. In un primo tempo studiai ed in seguito insegnai la dottrina di Marx e di Engels, con tutti i suoi concetti di odio di classe, e di acredine, pur sapendo che tale odio e tale acredine portano alla guerra. Il mio risentimento era cosi profondo e violento che . ero pronto ad affrontare qualsiasi ostacolo, qualsiasi spargimento di sangue, pur di frantumare e sradicare il materialismo di destra, per rimpiazzarlo col materialismo di sinistra. Ebbi successo, e quanto! Il partito mi insegnò per prima cosa a convertire tutta la mia famiglia all'ideale comunista. Mia moglie si iscrisse al partito e cominciò a andare di porta in porta per reclutare nuovi membri. Mia figlia, all'età di dieci anni, venne encomiata dalla stampa comunista per aver venduto con successo il giornale comunista inglese, The Daily 235

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