stessi sentimenti, e dove non furono intimiditi, minacciati e peggio, ne diedero magnifiche e per Noi consolantissime prove sostituendo le festive celebrazioni con ore di preghiere, di adorazione e di riparazione, in unione. di pena e di intenzione col Santo Padre, e con non più veduti concorsi di popolo. Sappiamo come le cose si svolsero dove le Nos,tre disposizioni non poterono arrivare in tempo, con intervento di autorità che il messaggio rileva, quelle ste5se autorità di governo e di parlito che già avevano o tra poco avrebbero assistito mute e inoperose al compimento di gesta pretta- . mente anticattoliche e antireligiose; ciò che il messaggio non dice. Dice invece che vi furono autorità ecclesiastiche locali che • si credettero in grado '.:< di non prendere atto » del Nostro divicM to. Noi non conosciamo una S\C'• la autorità ecclesiastica locale che siasi meritato l'affronto e l'offesa contenuti in tali parole. Sappiamo bensì e vivamente deploriamo le imposizioni, spesso minacciose. e violente, falte e lasciate fare alle locali autorità ecclesiastiche; sappiamo di ernpic parodie di cantici sacri e di sacri cortei, il tutto lasciato fa.e con profondo cordoglio di tutti i buoni fedeli e con vero s-gomcnto di tutti i cittadini amanti di pace e di ordine., vedendo l'una o l'altro indifesi e peggio, proprio da quelli che di difenderli hanno e gravissimo dovere e insieme vitale interesse. B~~liotecaGiro Bianco Il confrontofra l'Italia e gli altristati Il messaggio richiama il tante volte addotto confronto fra l'Italia ed altri Stati, nei qu:ili la Chiesa è reahnente perseguitata e contro i quali non si sono sentite parole come quelle pronunciate contro l'Italia, dove (dice) la Religione è stata restaurata. Abbiamo già d~tto che sierbiamo e serberemo e 1nemoria e riconoscenza perenne per quanto venne fatto in Italia con beneficio della Religione, anche se con contemporaneo non minore, e forse maggiore, beneficio del partito e de.I regin1c. Abbiamo pur detto e ripetuto che non è necessario (spesso sarebbe assai nocivo agli scopi intesi) che sia da tutti sentito e saputo quello che Noi e questa Santa Sede., per mezzo dei Nostri rnpprerentanti, dei Nostri Fratelli di Episcopato, veniamo dicendo e rimostrando dovunque gli interessi della Religione lo richiedono, e nella misura che giu<lichiamo richiedersi, massjme dove la Chiesa è realmente perseguitata. E' con dolore indicibile che vedemmo una vera e rea le persecuzione scatenarsi in questa Nostra Italia ed in questa No- &tra medesima Roma contro quello che la Chiesa ed il Suo Capo hanno di più prezioso e più caro in fatto di libertà e diritti che sono pure quelli delle anime, e più particolar1ueutc delle anime giovanili, a Loro più 209
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