Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 2 - mar.-apr. 1953

e Ci hanno spesse volte chiamate dal cuore sulle labbra le parole del Salmo (93, 19): Secundum multitudinem dolorum meorum in corde meo, c,onsolationes tuae laetificaverunt animam meam. Di tutte queste consolazioni, dopo Dio, voi di tutto cuore ringraziamo, Venerabili Fratelli, voi, ai quali possiamo anche Noi dire come Gesù ai vostri antecessori gli Apostoli: << vos qui permanststis mecum in tentationibus meis » (Luc. 22, 28). Confortodei figli fedeli Sentiamo pure e vogliamo pur compiere il dovere dolcissimo al cuore paterno di ringraziare con voi, Venerabili Fratelli, i tanti buoni e degni figli vostri, che individualmente e collettivamente, singoli e delle svariate organizzazioni ed associazioni di bene e più largamente dalle Associazioni di Azione Cattolica e di Gioventù Cattolica Ci hanno inviato tante é così filialmente affettuosc espressioni di condoglianza, di devozione e di genero&a e fattiva conformità alle Nostre direttive, ai Nostri desideri. E' stato per Noi singolarmente bello e consolante vedere le « Azioni Cattoliche >> di tutti i Paesi, dai pià vicini ai più lontani trovarsi a convegno presso il Padre comune, animate e come portate da un unico spirito di fede, di pietà filiale, di generosi propositi, esprimendo tutti la penosa 204 Bib110e..a.. Gino Bianco sorpresa di vedere perseguitata e colpita l'Azione Cattolica là, al .Centro dell' Apo5'tolato Gerarchico, dove essa ha maggior ragione di essere, essa che in Italia, come in tutte le parti del inondo, secondo l'autentica ed eS'Senziale sua definizione e secondo le assidue e vigilanti Nostre direttive, da Voi, Ve.nerabili Fratelli, tanto generosamente secondate, non vuole nè può essere s.e non la partecipazione e collaborazione del laicato ali' Apostolato Gerarchico. Voi, Venerabili Fratelli, porterete l'espressione della Nostra paterna riconoscenza, tutti i vostri e Nostri figli in Gesù Cristo, che si sono mostrati così bene cresciuti alla vostra sicuola e così buoni e pii verso il Padre comune, così da farci dire: « superabundo gaudio in tribulatione nostra» (2 Cor. 7, 4). Le condoglianzedel PadreComune A voi, Vescovi di tutte e singole le diocesi di questa cara Italia, a voi non dobbiamo soltanto l'espressione della No stra riconoscenza per le consolazioni delle quali in nobile e santa gara Ci siete stati larghi colle vostre lettere in tutto il trascorso mese e particolarmente nel giorno stesso dei SS. Apostoli coi vostri affettuosi ed eloquenti telegrammi; ma vi dobbiamo pure

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