Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 2 - mar.-apr. 1953

farlo, intensifica il ricorso alla assistenza medesima, cercando di curarsi allora in quanto prima non ha curato, o addirittura instaurando una generica cura di 9C stesso prima che sia troppo tardi per sapere se è malato e per curare a mezzo della assistenza di lavoro anche le piccole indisposizioni che curava con i propri .mezzi quando, lavorando, disponeva di mezzi maggiori. Una conferma indiretta di questo ragionamento intuitivo ci è data nella sede statistica la più rigorosa quando osserviamo i dati concernenti non le cure a domicilio e 'le degenze brevi, ma le degenze lunghe ed ospedaliere: qui le pereentuali si rovesciano e, dal 12,54°/o che si riferisce ai lavoratori occupati cadono al1'8,730/o per quelli disoccul!_ati. 4) - Sin qui quello che possono dirci le rilevazioni possibili . . . . m via numerica e rigorosa, proprie del solo primo periodo di disoccupazione. Che cosa avviene dopo? Questa è la grande e veramente dura qu.estione, a cui vorremmo poter rispondere per porre od invocare rimedi efficaci per la eliminazione di mali tanto più gravi e profondi quanto più 5'i tarda a correggerli. Le notizie sono in questo caso, come sappiamo, soltanto indirette: ma anche da esse qualche luce può essere portata, bastevole a guidarci verso una meta utile. Sappiamo intanto in via ~eBiblioteca .G. ino Bianco nerale che ad un certo momento della disoccupazione e delle sue tragedie, in aggiunta od in concomitanza con esse, non solo si infittiscono le manifestazioni di morbilità occasionale ed acuta, ma si confermano nel modo più netto quelle dei morbi cronici. Conferme indirette a questo asserto, che ogni medico del lavoro potrebbe in coscienza enunciare per motivi di esperienza, ci son venute anche dalla indagine schermografica dell' ACIS, purtroppo ancora alquanto lacunosa, non già perchè rAIto Commis~ariato - che era partito con la ferma intenzione di far esaminare oltre duecentomila soggetti tra disoccupati e miseri - abhia nulla trascurato, ma perchè una certa mentalità, che ci pesa definire medioevale, ancora diffusa in zone sia rurali che cittadine, e forse anche una certa remora dovuta a qualche propaganda dai fini molto più politici che sociali, ha fatto sì che appena il 14 O/o o poco più dei soggetti invitati all'esame abbiano, malgrado il loro evidente immediato interesse, corrisposto alla chiamata. Malgrado ciò, si ha per la prima volta in Italia e foroo nel mondo un complesso di dati tanto vasto quale è questo raccolto, che ci apprende notizie nevralgicamente interessanti, che confermano in modo palmare quelli che erano i dati intuitivi della esperienza sanitaria. Tra i risultati più cospicui del119

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