del co1nn1ercio, calcolata in base ad un bimestre di assistenza sa.. nitaria, risulterebbe essere dc.Ilo 11,27()/o il che, rapportata teoricamente la frequenza ad un anno di disoccupazione dovrebbe rappresentare un totale del 67,62. Occorre peraltro rilevare che - come era ·intuibile -- sensibilmente diversa appare la percentuale tra il settore dcll'indu~tria e quello del commercio, nel secondo dei quali (58,56-0/o) non sembra esservi morbosità tanto elevata quanto in quello dell'industria (68,l()t>/o). Ma qui bisognerebbe anche vede.re quan_to incidono certe malattie non i·iconosciute profes,sionali ma tuttavia proprie del settore con1mcrcialc, come nervosismo, esaurimento e simili, che per difficoltà di diagnosi e di attribuzione non vengono di solito neppure prese in ron~iderazione ed alle quali - a ..li~{f"renza Ji ciò che av•,iene per l'attrezzatissimo settore della industria, - nessuno mai ha dedicato una rilevazione od uno studio veri e propri e completi. Comunque, le cifre che sopra abbiamo vedute ci mostrerebbero un apparente au1nento percentuale della morbosità nel disoccupato rispetto all'occupato, essendo le corrispondenti percentuali degli occupati del 54,169/o nell'industria e del 35,180/o nel commercio. Si tratterebbe di un aumento proporzionale nientemeno che del ·25 °io, o quasi: ed è proprio questa sproporzione enorme che viene a conf erB·b1 118 G' s· 1 0eca ,no 1anco marci in quel che ci suggerirebbero invece l'esperienza ed il ragionamento intuitivo, cioè che le proporzioni debbano essere, invece, inverse, e che l' apparente aumento di morbosità sia dovuto a cause diverse da un aumento vero. Non è possibile, infatti, ci dic·e l'esperienza, che nei primi due rrtesi di disoccupazione la salute di un lavoratore peggiori siffatta. mente, e forse anzi che peggiori affatto. In quei primi due mesi le condizioni di vita del soggetto non pos&ono essere state alterate in modo da produrre stati morbosi. Liquidazione ri• scossa e sussidio in riscossione hanno sopperito ed ancor soppe .. riscono ai bisogni individuali e fa miliari. Uno sfratto dalla abituale abitazione, anche se il fitto non è stato pagato, non può ancora avere avuto luogo; e cos-ì via dicendo. Di più: nella realtà pratica son venute a cessare, specie per il lavoratore dell'industria e soprattutto di certe industrie, molte cause immediate di degenza derivanti dalle condizioni stesse del lavoro. Quali dunque le cause dell'aumento statistico della morbosità nel disoccupato appena divenuto tale? J\,Iohe accessorie, ed una principalissima: il fatto che al mo1nento della disoccupazione il ne.odisoccupato, ben sapendo che il tempo di ulteriore assistenza sanitaria sarà per lui or~ai breve, e disponendo d'altronde di maggior libertà e camodità di
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