Incerta appare quindi la possibilità di formulare giudizi meccanici circa il reale stato di morbosità degli inoccupati, dei disoccupati e delle loro f a1niglie, poichè nella 1nigliore ipotesi - ove st,atiE"Ati 1 che complete si facessero - non avremmo nei loro confronti che statistiche relative ai primi 6 mesi di disoccupazione, cioè ad un periodo in cui il disoccupato e la sua famiglia non hanno potuto ancora rirentire effettivamente le conseiguenze dello stato di disoccupazione. 2) - Alcune ricerche molto importanti sono state tuttavia fatte sull'argomento in questi ultimi mesi, parte grazie a studi privati, parte ad iniziativa di un Gruppo di lavoro di sanitari e scienziati costituito per rinchiesta parlamentare su1la disoccupazione e presieduto dal prof. Pietro Di Donna. Il Gruppo ha avuto l'ausilio di tutti gli Enti interessati all' a~,sistenza sanitaria dei lavoratori, e per conseguenza ha potuto far co1npiere indagini in settori e con mezzi assai vari. Ed anche se non sempre. i risultati sono stati documentativamente probanti, date le difficoltà che sopra abbiamo accennato, a miglior conforto dei risultati delle indagini stesse ha però sopperito la prof onda dottrina degli studiosi e la ~perimentata tecnica degli Enti chiamati in causa. Tra l'altro, l'I.N .A.M. ha potuto f omire una documentazione statistica rilevata ex novo, se pur limitata ai primi mesi di disoccupazione che sopra dicevamo e Biblioteca Gino Bianco l'Alto Commissariato per l'Igiene e la Sanità ha compiuto una indagine schermografica su varie decine di migliaia di lavoratori disoccupati e loro familiari. D'altro canto, alcune centinaia di medici, tra cui erano i sanitari più insigni in materia di medicina del lavoro, e delle altre categorie più o meno affini, sino a giungere ai medici condotti di zone particolarmente climateriche, sono stati interpellati con un minuto e preciso que&tionario che oltre alle questioni generali comprendeva domande circa le condizioni di abitazione e alimentazione delle categorie sociali interessate e vari problemi particolari speciahnente connessi con la disoccupazione minorile, quella f emminilc, dei 1ninorati fisici e <lei lavoratori dimessi da sanatori. Da queste. cd altre indagini abbiamo modo di conoscere induttivamente quali siano le con~ dizioni .di salute e di occupabilità dei disoccupati e d~i loro parenti. Non tutto è apparso chiaro, e qualche cosa è apparsa contrastante tra quello che poteva essere la nostra esperienza e l'intuizione logica conseguente alle segnalazioni fornite dai fatti rilevati. Nel complesso, però, grazie anche alla profonda competenza di coloro che agli studi del genere ed ali' assistenza consacrano la vita, possiamo esporre alcuni dati che ci sembrano n1olto interessanti. ~) - La frequenza di malattia dei lavoratori disoccupati provenienti dai settori dell'industria e 117
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