Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 2 - mar.-apr. 1953

1) interferire, impedire o costringere i dipendenti allo esercizio dei diritti garantiti nel~a sez. 7; 2) avere influenza o interferire nella formazione o amministrazione di qualsiasi organizzazione sindacale o contribuire finanziariamente o diversamente aiutarla purchè, soggetto alle norme emesse dal Comitato nella sez. 6, un datore di lavoro possa permettere ai suoi dipendenti di conferire con lui durante le ore di lavoro senza perdita di tempo o di paga; 3) fare discriminazioni nell'assumere o trattare i dipendenti o qualsiasi condizione di lavoro col fine di incoraggiare o scoraggiare la appartenenza a qualsiasi organizzazione sindacale; a meno che nulla, in questa Legge o in qualsiasi altro Statuto degli Stati Uniti impedisca ad un datore di lavoro di stringere un accordo con una organizzazione sindacale (non stabilita, mantenuta o assistita da alcuna azione definità nella sez. 8 a) di questa Legge come una sleale procedura di lavoro) in base al quale si richiede come condizione per una assunzione l'appartenenza al sindacato o l'iscrizione dopo trenta giorni dall'inizio di tale lavoro o dalla data di tale accordo, secondo qual'è l'ultima, (i) se tale organizzazione sindacale rappresenta i lavoratori come stabilito nella sez. 9 a), nella appropriata posizione di contrattazione collettiva coperta da tale accordo quando vieBiblioteca Gino Bianco ne stipulato; e (ii) se, secondo le ultime elezioni tenutesi come stabilito nella sez. 9 e), il Comitato avrà constatato che, almeno una maggioranza dei dipendenti aventi diritto al voto in tali elezioni, hanno votato l'autorizzazione per tale organizzazione sindacale a stringere tale accordo; a meno che, per giunta, nessun datore di lavoro giustifichi qualsiasi discriminazione contro un dipendente con la non appartenenza ad una organizzazione sindacale A) se egli ha ragioni sufficienti per ritenere che non era possibile a tale dipendente appartenere al sindacato alle stesse condizioni generalmente applicate agli altri membri, o B) se ha ragioni sufficienti per ritenere che l'appartenenza è stata negata o fatta terminare per motivi diversi da un fallito tentativo da parte del lavoratore di diminuire le tasse periodiche e quelle iniziali uniformeIn Italia la Suprema Corte di Cassazione, con sentenza 4 marzo 1952 resa in causa Ferolli contro Caravelli, ha ritenuto che « gli scioperi a singhiozzo a scacchiera e simili, quali mezzi di lotta sindacale subdoli e sleali, costituiscono giusta causa per il licenziamento in tronco del prestatore d'opera che se ne avvale ». 169

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