Nelle zone dove prevale nettaniente l'impresa capi.talistica con braccianti avventizi, · il grado di im.piego annuo di questi ultimi è generalmente elevato e, col riferimento al periodo in cui è star✓a esegiuita l'inchiesta, si può a/fermare che il J enonieno della sottoccupazione fosse, per i braccianti, praticamente inesistenté o quanto ,neno ridotto, in termini pratici, ad un lii;ello sop• portabile. La ragione J i ciò sta soltan.:o nel jauo che l'intervento dello Stato, in termini di imponibile di mano d'opera per migliormncnti iondiari o in termini di lavoro di bonifica o ancora di cantieri di lavoro e di ri1nboschimento, nei periodi in cui altrimenti i braccianti sarebbero inoperosi, è così massiccio da trasformare un bassissimo impiego che non supera in media le 120-130 giornate lavorative, in una occupazione annua quasi totale. Basta osservare che la percentuale delle giornate lavorative, forni.te per tali titoli straordinw·i, sulla occupazione co,nplessiva dei braccianti e dei compartecipanti si aggira sul 320/o. In tutti i co• niuni della Capitanata, classica zona ad agricoltura capitalistica estensiva, il bracciante riesce, infatti, a totalizzare un numero di giornate non inferiore alle 200250 per unità-uomo. In alcune zone, peraltro, il grado di impiego è inferiore, in varia misura, all'impiego totale: si abbia presente, per esempio, Biblioteca Gino Bianco la zona ad agricoltura misla capitalistica e coltivatrice della Al aremma romana, dove l'impiego annuo coniplessivo raraniente supera le 150 giornate lavorative uorno; lo stesso avviene nella zona ad agricotlura capitalistica estensiva della provincia di Matera e di Taranto. · Diverse, anche se tuttavia solo in parte, sono le conclusioni che i dati suggeriscono per le zone a prevalente impresa coltivatrice. Diverse nel senso che si notano per i braccianti situazioni disuguali da luogo a luogo; accanto a comuni con grado di impiego annuo bracciantile di appena 85 giornate (Ji.f aschito), o di 88 (Avigliano), o di 98 (Calobraro), o di 104 (Bitonto), o di 106 (Toritto), o di 118 ( Aliano), vi sonn comuni con 283 giornate (Gra~ina), 302 (Genzano di Lucania), 308 (Atella), 267 (Tursi), 276 (Matera), ecc., dove cioè l'i;npiego medio raggiunge gli alti livelli che abbiamo visto caratteristici della zona ad agricoltura capitalistica della Puglia settentrionale. Determina questa disuguùglianza un ,notivo del tutto occasionale, lo stesso che abbiamo rilevato operante - con l' efj etto opposto di rendere uni/or• me, anzichè disuguale la situazione bracciantile - nelle zone ad agricoltura capitalistica della Puglia settentrionale e della Lucania meridionale: là dove lo Stato è intervenuto largamente in termini di cantieri, di imponi131
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