ordinamenti produttivi più convenienti. 1O. - I risultati dicono ancora che in media nel nostro Paese i lavoratori agricoli risulterebbero inoperosi od occupati i,nproduttivamente per 94 giornate uomo sulle 270-280 disponibili in un anno, cioè per il 34°/o. Teoricamente ciò significa che, al liniite massirno delle possibili conz.. binazioni, su 1, 6 milioni di lavoratori 2,5 sono disoccupati durante tutto l'anno, mentre gli altri 5, I sono pienamente occupati; e, al limite minimo, che tutti i 7,6 milioni di lavoratori sono disoccupati per un terzo dell'anno. La verità però non è in nessuno dei due casi. E solo una statistica - che riteniamo fondamentale - sul numero dei lavoratori agricoli raggruppati per classi di occupazione, potrebbe rispondere al quesito. Si è di opinione che, in un rilevaniento del genere, nessun lavoratore o quasi risulterebbe incluso nella prima classe (da O a 10 o 20 giornate annue), e si avrebbe invece in tutte le altre classi la pre• senza di un certo nuniero di individui, con le niaggiori frequeuze entro le classi comprese tra 70 e 220 giornate lavorative occupate, o, in altri termini, tra 200 e 60 giornate di sottoccupazione annua. E l'afferm~ione risulta confermata indirettaniente dalle indagini comunali svolte nel~e zone ad agricoltura contadi~ na estensiva ed intensiva, ed in particolare dalla distribuzione per Bibli ~a Gino Bianco classi di occupazione dell'indagine campionaria effettuata nelle zone tirreniche calabre. Il. · Per un più approfondito es~me del grado d'i,npiego annuo delle categorie rurali e soprattzi:tto della. struttura -dell'occupazione agricola, sono poi state cond~tte due distinte indagini : .. una in alcune zone ad agricoltura estentiva ed un'altra in talune zone ad agricoltura contadina intenSìiva del Mezzogiorno continentale. Il primo gruppo di zone co11iprende : la M are11in1a tosco-laziale coincidente col comprensorio dell'Ente di riforma; il latifondo contadino della Puglia settentrionale e della Basilicata; i territori del versante jonico-calabro. Il secondo co,nprende: il Fucino, parte dell'Agro di Briudisi e di Lecce, il versante tirrenico della Ca/,abria. Le indagini hanno avuto p~r scopo l' accerta1ne11to, comune per comune, del nuniero di giornate lavorative effettivamente occupate in media nell'intera annata agraria 1950-51 dai lavoratori delle due categorie rurali più sopra indicate per la valutazione generale; nonchè le diverse fonti di impiego, agricolo ed extragricolo, nell'agricoltura· locale o nelle emigrazioni stagionali, che hanno concorso alla determinazione di quel grado coniplessivo medio d'impiego annuo. 12. - I dati elaborati consentono di giungere alle seguenti conclusioni.
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