Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 2 - mar.-apr. 1953

Variabilità del diagramma per Classi di tipo d',mpresa variabilità ;,. q) .,.. Cli q) .... ... - (,) Cli s:l o o Cli ... ,a, Q> N • ... ... (,) • ... Q> Il) ... - N (.) <i-> Q> d :.= -o Cli ·5 q) ... ... N ... Q.. Cli Cli ;,. .... Q>' o Q.. e e .:: N o clS N ... "'C o ... Q.. Q.. C N ... Q> ... ... clS 13 ·-: Q.. s (,) clS Cli fino al 1O,O0/ 0 8,8 6,7 5,9 8,3 dal 10,1 al 3O,O0/ 0 44,2 53,3 67,6 87,5 dal 3O,l al 5O,O0/ 0 26,5 16,7 17,7 4,2 dal 50,1 all'SO,O0/0 11,7 20,0 8,8 - oltre l' 8O,10/o 8,8 3,3 - - In comple.sso 100,(J 100,0 100,0 100,0 5. - L'esame dei dati ha rilevato che: A) La grande maggr.oranza delle aziende agrarie (92,9°/o) hanno diagra,nmi di lavoro con variabilità relativa supf;:·iure ul 100/o cioè quasi ,iessuna azienda - ad eccezione ,:Ii un rcrto numero di ortoflorofrutticole l22,2 per cento) o di un più modesto numero di aziende irrigue ( 9, l per cento) o di aziende a prevalente indirizzo zootecnico ( 8,30/o) - presenta diagrammi di lavoro uniformi, per cui il lavoro disponibile delle categorie addette alle aziende agrarie - in qualsiasi ·ambiente, per qualsiasi tipo di impresa e per qualsiasi ordinamento produttivo - rimane inuBiblioteca Gino Bianco Variabilità del diagramma per ordinamento produttivo o <D <D a • I Q> - o b • Q.. Cli • :s 13 Cli (,) fil Cli Cli o o ... ""CIS:S ...,:, • :s ... - - o o :S:,-0 =~- o o Q> (,) .=uc.= ... 8 'bi) e: (,) (,) - ·!: . Cli e O cri''" Ol3 . .. ' o ... o ... ... .... (,·)a . (,) o Q> ... :s e - ... <D ... ... e!: o Cli o o Cli Q.. ... o 13 a.(,) 6,7 4,3 9,1 22,2 - 7,1 73,3 30,5 81,8 33,4 18,6 55,1 20,0 43.5 9,1 44,4 6,3 20,4 - 21,7 - - 50,0 · 13,3 - - - - 25,0 4,1 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 ilOO,O tilizzato per una parte più o meno sensibile dell'anno. B) Nessuna influenza, o comunque modesta, ha sulla regolarità del diagramnia di lavoro il tipo di impresa adottalo : le aziende a proprietà ed afJittanza coltivatrice, quelle ad econom.ia capita/,istica, o quelle a niezzadria hanno all'incirca lo stesso tipo di distribuzione che presenta casi in ogni classe di variabilità, con le maggiori frequenze nelle due classi « dal 10,1 al 30,0°/o >) e « dal 30,1 al 50,00/o »; ci~è diagrammi piuttosto irregolari. Una lieve differenza si nota nella distribuzione delle aziende a mezzadria il cui 67,6°/ o è concentrato nella classe dal 10,1 al 30,0 per cento, contro il 44,20/o della 125

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