Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 2 - mar.-apr. 1953

mente promesso : oo non sarà il sereno e la tranquillità <lell' ordine ristabilito, sarà in tutti la cristiana pazienza, il sautù coraggio, la gioia ineffabile di partire qualche cosa con Gesù e per Gesù, con la gioventù e per· la gioventù a Lui tanto prediletta, e ciò fino all'ora nascosta nel mistero del Cuore divino, iniallibilmente la più opportuna alla causa della verità e del b('ne. E poichè da tante preghiere tutto dobbiamo sperare, e poichè tutto è possibile a quel Dio che alla preghiera tutto ha promesso, abbiamo fiduciosa speranza che Egli voglia illuminare le menti al vero e volgere le volontà al bene, così che ali~ C.hiesa di Dio, che nulla contende allo Stato di quello che allo Stato compete, si cessi di coulcndcl'e ciò che a Lei compete, la educazione e formazione cristiana della gioventù, non per umano placito ma per divino mandato, e che pertanto essa deve sempre richiedere e sempre richiederà con una insistenza ed una intransigenza che non può cessare nè flel tersi, perchè non proviene da placito o calcolo umano o da umane ideologie mutevoli nei diversi tempi e luoghi, n1a da divina ed inviolabile disposizione. E ci ispira pure fiducia e speranza il bene che indubitabihneute porterebbe dal riconoscimento <li tale verità e di tal diritto. Padre di tutti i redenti, il Vicario di quel Redentore che dopo aver insegnato e comandato a tutti lo· Bib c2Ua Gino Bianco amore dei nemici, n1oriva perdonando ai suoi crocifissori, non è e non sarà mai nemico di alcun e così faranno tutti i buoni veri figli suoi, i cattolici che gliano serbarsi degni di tanto , me; ma essi non potranno mr. condividere, adottare o favorir massime e nonne di pensiero di azione contrarie ai diritti deU Chiesa ed al bene <lcHe anime perciò stesso contrarie ai dirit' di Dio. Quanto preferibile a questa irriducibile divisione delle menti · delle volontà, la pacifica e trar quilla unione dei pensieri e d, sentimenti che per felice neccssi tà non potrebbe non tradursi iI feconda cooperazione di tutti pc i1 vero be.ne a tutti comune, e ci col plauso simpatico <lei cattoli. di tutto il mondo, invece che cc loro universale biasi1no e me contento, come ora avviene. Preghiamo il Dio di tutte misericordie, per la intcrccssio della Sua SS. Madre, che tcstè arrideva da plurisecolari splc.nd, ri e dei SS. Apostoli Pietro e Pac, lo, che Ci conceda a tutti di ve dere. quello che conviene far<. e a tutti dia la forza di eseguirlo. La Benedizione No stra Apostolica auspicio e pegno di tutte le Benedizioni divine, <li~cenda sopra di Voi, Venerabili .Fratellt sui Vostri Cleri, sui '\'ostri popoli e vi rimanga sen1pre. Roma, dal Vaticano, nella Solennità dei SS. Apostoli Pietr<>e Paolo, 29 giugno 1931. P1us PP. XI

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