Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 2 - mar.-apr. 1953

• stiamo nella vostra assistenza e cooperazione, Venerabili Fratelli. Se siamo bene informati si è detto recentemente che ora l'Azione Cattolica è in mano dei V cscoYi e non vi è più nulla a temere. E fin qui sta bene; molto bene, salvo quel « più nulla >> come se prima qualche cosa si ave8Se a temere, e salvo quel « ora J> come se prima e fin dal principio l'Azione Cattolica non sia sc111prc stata essenzialmente diocesana dipendente dai Vescovi (come anche sopra abbiamo accennato) ed anche per questo, principalmente per questo, abbiamo sempre nutrito la più certa fiducia che le Nostre direttive erano seguite e &lecondate. Per questo, dopo che per il promesso, itnmanchevo le aiuto divino. Noi rimaniamo e rimarremo nella più fiduciosa tranquillità, anche se la tribolazione, diciamo la parola esatta, la persecuzione, dovrà continuare a intensificarsi. Noi sappiamo che voi siete, e voi sapete di essere, i Nostri Fratelli nell'Episcopato e nell'Apostolato. Noi sappi.amo e sapete voi Venerabili Fratelli, che siete i Succe~ori di que.gli apostoli che S. Paolo chiamava con parole di vertiginosa suhlin1ità « gloria Christi » ( 2 C or. 8, 23); voi sapete che, non un uomo mortale, sia pure Capo <li Stato o di Governo, ma lo Spirito Santo vi ha posto, nelle parti che Pietro assegna a reggere l_aChiesa di Dio. Queste e tante altro sante sublimi cose che vi riguardano, Venerabili Fralelli, evidentemente ignora o dimentica wiblioteca Gino Bianco· chi vi pensa e chiama, Voi Vescovi d'Italia, ufficiali dello stato, dai quali così chiara1nentc vi distingue e separa la stessa formola del giuramento che vi occorre prestare al Monarca, 1ne11tre dice e premette espressarneute: « come si conviene a Vcscovo Cattolico ». L'efficaciadellapreghiera Grande poi e veramente smisurato motivo a bene sperare è pu• re l'immenso coro di preghiere che la Chiesa di Gesù Cristo da tutte le parti del mondo solleva al Divino Fondatore ed alla Sua SS. Madre p_er il suo capo visibile, il Successore di Pietro, proprio come quando, or Sùno \ienti recoli, la persecuzione colpiva di Pietro stesso la persona: preghic- _re di sacri pastori e di pop o li, cli cleri e di fedeli, di religiosi e di religiose, di adulti e di giovani, di bambini e di ba1nbine; preghiere nelle forme più squisite ed efficaci di santi sacrifici e co" munioni eucaristiche, di supplica• zioni, di adorazioni e di riparazioni, di Sipontanee immolazioni e di sofferenze cristianan1ente sofferte; preghiere, delle quali in tutti questi giorni e ~uhito dopo i · tristi eventi, Ci giungeva da ogni parte la eco consolantissima, mai così forte e così consolante come in questo giorno sacro e solenne alla memoria dei Principi degli Apostoli e nel quale. disponeva la divina bontà che potessimo por fine a questa nostra Lettera Enciclica. Alla preghiera tutto è divina223 •

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