quem unus ex pusillis istis scandalizatus Juerit » (Matt. 19, 13 seqq. 18, I sieqq.). Or eccoci in presenza di tutto un insieme di autentiche affermazioni e di fatti non meno autent1c1, che n1ettono fuori di ogni dubbio il proposito - già in tanta parle eseguito - di monopolizzare interamente la gioventù, dalla primissima fanciullezza fino all'età adulta, a tutto ed esclusivo ,·antaggio di un partito, di un regime, sulla base di una ideologia che· dichiaratamente si risolve in una vera e propria statolatria pagana, non meno in pieno contrasto coi diritti naturali della famiglia, che coi diritti soprannaturali della Chiesa. Proporsi e promuovere un tale rnonopolio, perseguitare in tale intento, come si veniva facendo da qualche tempo più o 1neno palesemente o coperta1ncnte, la · Azione Cattolica, colpire a tale scopo, come ultimamente si è fatto, sue Associazioni giovanili equivale ad un vero e proprio impedire che la gioventù vada a Gesù Cristo, <lacchè è impedire che vada alla Chiesa pcrchè dov~ la Chiesa ivi è Gesù Cristo. E si arrivò a strapparla con gesto violento dal s,cno dell'una e dell'altro. A chi spettaeducare La Chiesa di Gesù Cristo non ha mai contestato i diritti e i doveri dello Stato circa reducazione dei cittadini e Noi ~too::sl li abbiamo ricorc:lati ~ proclamati "...~- Biblioteca Gino Bianco nella recente Nostra Lettera Enciclica sulla educazione cristiana della gioventù; diritti e doveri incontestabili finchè rimangono nei confini delle con1petenze proprie dello Stato; competenze che sono alla loro ·volta chiaramente fissate dalle finalità dello Stato; finalità certamente non soltanto corporee e materiali, ma di per se steS\5e necessariamente contenute nei limiti del naturale, del terreno, del temporaneo. Il divino universale mandato, del quale la Chiesa di Gesù Cristo è stata da Gesù Cristo stesso incomunicabilmente ed insurrogabilmente investita, si estende invece alr eterno, al celeste, al soprannaturale, quest'ordine di cos,e il quale da una parte è strettamente obbligatorio per ogni creatura consapevole, ed al quale dall' altra parte deve di natura sua subordinarsi e coordinarsi tutto . il rimanente. La Chiesa di Gesù· Cristo è certamente nei termini del suo mandato, non solo quando depone nelle anime i primi indispensabili principi ed elen1enti della vita soprannaturale, ma anche quando questa vita promuove e sviluppa secondo le opportunità e le capacità, e coi metodi e mezzi da Lei giudicati idonei, anche nell'intento di preparare illuminate e valide cooperazioni ali' apostolato gerarchico. E' di Gesiù Cristo la ~ul~nne dichiara7,io.u~ che Egli è venuto precisamente al fine che le anime abbiano non soltanto qualche ini217
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