Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 2 - mar.-apr. 1953

glio, della Chiesa Santa s,u così importanti ed essenziali argomenti, e non è a Voi, Venerabili Fratelli, fedeli maestri in Israele che occorra dire di più; 1na non possiamo non aggiungere qualche cosa per questi cari popoli che stanno intorno a voi, che voi pascete e governate per divino n1andato e che ormai quasi solo per mezzo vo~tro possono conoscere il pensiero del Padre comune delle anime loro. Dicevamo i sacrosanti ed inviolabili diritti delle anime e della Chiesa. Si tratta del diritto delle anime di procurarsi il maggior bene spirituale sotto il magistero e l'opera formatrice della Chiesa, di tale magistero e di tale opera unica mandataria divinamente costituita in quest'ordine soprannaturale fon dato nel Sangue di Dio Redentore, necessario ed obbligatorio a tutti per partecipare alla divina Redenzione. Si tratta del diritto delle anime così formate di partecipare i tesori della Redenzione ad altre anime collaborando all'attività dell' Apo~tolato Gerarchico. Bib E' in considerazione di questo duplice diritto delle anime, che Ci dicevamo, testè lieti e fieri di combattere la buonà battaglia per la libertà delle coscienze, non già (come qualcuno forse inavvertitan1ente Ci ha fatto dire) per la liberta di coscienza, n1aniera di dire equivoca e troppo spesso abusata a significare l' assoluta indipendenza della coca Gino Bianco scie.nza, cosa assurda in anima da Dio creata e redenta. Si tratta inoltre del ~Uritto non meno inviolabile della Chiesa di adempiere l'imperativo divino 1nandato, di cui la investiva il divino Fondatore di portare alle anime, a tutte le anime, tutti i tesori di verità e di bene, dottrinali e pratici ch'Egli stesso aveva recato al mondo. Euntes docete omnes gentes... docentes eos servare, omnia quaecunique 1nandavi vobis. « Andate ed istruite tutte le genti, insegnando loro ad osservare tutto quello che vi ho com,messo >> ( Matt. 28, 19-20). E qual posto dovessero tenere la prima età e la giovinezza in questa assoluta universalità e totalità di mandato lo mostra Egli stesso il divino Maestro,· Creatore e Redentore delle anime, col suo esempio e con quelle parole particolarmente memorabili ed anche particolarmente formidabili : « Lasciate che i pargoli vengano a me e non vogliate impedirneli ... ». << Questi piccoli che (quasi per un divino istinto) credono in l\1e; ai quali è riserbato il regno de' cieli; de' quali gli Angeli tutelari e difensori vedo•o 9Cmpre la faccia del Padre celeste; guai all'uomo che avrà scandolezzato uno di questi piccoli ». « Sinite parvulos venire ad nie et nolile prohibere eos... qui in me credunt ... istorum est enim regnum caelorum; quorum Angeli seniper vident jaciem Palris qui in caelis est; V eh! homini illi per - --

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